Avellino

di Paola Iandolo

L’omicidio di Aldo Gioia fu ideato, organizzato ed eseguito dai due imputati in concorso fra di loro”. E' quanto emerge dalle trentaquattro pagine di motivazioni della sentenza emessa il 24 maggio scorso nei confronti di Giovanni Limata ed Elena Gioia condannati a ventiquattro anni di reclusione per il delitto di Aldo Gioia, papà di Elena.

 Non è escluso che i difensori dei due imputati condannati, Rolando Iorio e Silvia Rossi, impugnino la sentenza emessa dai giudici della Corte di Assise di Avellino.Le altre parti in causa sono quelle che rappresentano i familiari della vittima e anche dell’imputata. Si tratta dell’ avvocato Brigida Cesta che difende i fratelli della vittima, Giancarlo e Gaetano Gioia e dell’avvocato Francesca Sartori che difende la moglie e la figlia della vittima (mamma e sorella di Elena Gioia).