Si moltiplicano le adesioni di centri sociali, associazioni studentesche e sigle antagoniste alla manifestazione pro-Palestina che si terrà domani pomeriggio a Napoli. L'iniziativa è stata lanciata dal Centro culturale Handala Ali, associazione no profit impegnata nella promozione della storia e della cultura palestinese con sede nei pressi di Palazzo Giusso, una delle sedi dell'Università L'Orientale nel centro storico cittadino.
Proprio sulla facciata di Palazzo Giusso, nei giorni scorsi, alcuni studenti hanno esposto un'enorme bandiera palestinese. La manifestazione, che partirà alle 16.30 da piazza Garibaldi, vede l'adesione dei centri sociali Ex Opg, Officina 99, INsurgencia, Laboratorio politico Iskra, Ex Asilo Filangieri e Mezzocannone Occupato, così come quelle dei Giovani Comunisti di Napoli e della Campania, Partito dei Carc Campania e il Comitato Napoli Free Assange. Nella presentazione dell'iniziativa, il centro culturale Handala Ali scrive che "quanto sta avvenendo in questi giorni in Palestina, a Gaza, è la conseguenza di anni di embargo, bombardamenti indiscriminati, negazione del diritto a ricevere cure, di avere scuole, servizi, finanche di muoversi liberamente, la negazione del diritto ad avere una vita dignitosa a cui tutti a tutte aspiriamo. Denunciamo con forza la politica criminale del governo israeliano - si legge ancora - e invitiamo tutti alla solidarietà attiva al fianco del popolo palestinese. Per la Palestina, per il popolo palestinese che resiste, scendiamo in piazza fino alla liberazione".
Anche la comunità islamica di Napoli parteciperà domani, dopo la consueta preghiera in moschea, alla manifestazione per la "Palestina libera" in programma a partire dalle 16.30: un corteo che da piazza Garibaldi percorrerà alcune strade della zona del Vasto, alle spalle della stazione ferroviaria e che riunirà attivisti provenienti da vari ambiti.
Si tratta di una "mobilitazione cittadina" in "solidarietà al popolo palestinese e alla sua Resistenza", nata su iniziativa del Centro Culturale Handala Ali, della rete studentesca per la Palestina e di altre "realtà politiche e sociali" cittadine, che ha ricevuto numerose adesioni. Tra le altre, quelle di centri sociali, associazioni (come Non una di meno), movimenti e collettivi, di Usb e Cobas Napoli, dell'Unione degli studenti della Campania, di Prc Napoli, dei Giovani comunisti, del partito dei Carc, del Comitato Napoli Free Assange, della Rete contro la guerra e il militarismo.