Indispensabile per il benessere e per la salute, lo sport è ancora poco praticato notoriamente da parte dei giovani. Secondo uno studio dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) del 2019, l’80% degli adolescenti scolarizzati nel mondo non pratica un’attività fisica sufficiente. Una cifra allarmante, dato che sempre secondo l’OMS, la sedentarietà rappresenta uno dei principali fattori di rischio di mortalità legata alle malattie non trasmissibili.
Quando lo sport è praticato fin dalla giovane età, esso produrrà un beneficio che durerà per tutta la vita. Si tratta di un beneficio che riguarda vari organi e sistemi: lo sviluppo delle capacità cardiovascolari e respiratorie, della coordinazione, della psico-motricità, dell’equilibrio, e dell’acquisizione del capitale osseo. Questo ultimo punto rappresenta l’illustrazione completa di tutti gli elementi concreti che si acquisiscono prima dei 20 / 25 anni, e che restano per tutta la vita.
Nell’infanzia e nell’adolescenza si gioca la grossa partita della salute. Non è mai troppo tardi per praticare uno sport. Bisogna far passare il messaggio. Il bambino ama il movimento, ama cambiare posto, correre, saltare. Conviene pertanto incoraggiarlo.
Se si pratica lo sport durante l’infanzia, lo si praticherà in linea di massima per tutta la vita. Ma quale sport è più importante per la salute? La scelta deve tener conto del piacere, dell’attrazione, e della socializzazione che ne deriva. Ma bisogna anche pensare agli effetti benefici sulla salute cardiovascolare di alcune attività fisiche come l’atletica e il nuoto. Inoltre saper nuotare è fondamentale. Ciò che manca attualmente ai giovani è lo sviluppo delle capacità fisiche globali: correre, saltare, lanciare, etc. Si tratta di capacità motorie generali che si sviluppavano naturalmente quando i giovani una volta andavano a caccia nei boschi. Ora che essi restano prevalentemente a casa, dedicarsi ad un’attività motoria può sembrare meno naturale, anche se estremamente utile.
L'autore è Medico - Endocrinologo