Aste ok, ascoltati una decina di testi nominati dai difensori. In particolare sono stati ascoltati i testimoni citati dagli avvocati Nando Taccone, Alberico Villani e Gerardo Santamaria. I testi citati per l’imputato Emanuele Barbati hanno chiarito che quest’ultimo consegnò di tasca sua i 6mila euro presso il ristorante It’s Ok perché riceva degli sms ed era stanco delle pressioni che riceveva da Armando Aprile e Livia Forte. Barbati si era interessato ad una procedura esecutiva che riguardava un familiare della moglie su sua richiesta, che successivamente presentò denuncia contro Emanuele Barbati, perché convinta che quest’ultimo fosse interessato a dividersi la somma rihiesta con Aprile e Forte. I testi ascoltati oggi in aula hanno smentito questa circostanza. I testi citati dall’avvocato Alberico Villani, difensore di fiducia dell’imputato Armando Aprile hanno affermato di aver incontrato Armando Aprile solo una volta, durante un sopralluogo ad una villa finita all'incanto. La teste ha precisato anche di non aver subito alcun tipo di pressione né da Forte né da Aprile e di aver rinunciato spontaneamente alla partecipazione all’asta. I testi dell’avvocato Gerardo Santamaria hanno precisato di aver assistito ad una rissa avvenuta davanti al bar ubicato difronte al tribunale di Avellino, ma non sapere le ragioni. Il processo è stato successivamente rinviato al 20 ottobre per ascoltare altri testimoni citati dagli avvocati degli imputati coinvolti nel processo Aste Ok.
Aste ok, sfilano in aula i testimoni citati dai difensori:"Mai subito pressioni"
Si torna in aula il prossimo 20 ottobre
Redazione Ottopagine