Anche Federconsumatori si unisce al coro di proteste per l'aumento della retta della mensa scolastica ad Avellino. E' quasi raddoppiata nel giro di un anno, passando da 3,69 euro a 5,02 euro a pasto al giorno per chi rientra nella terza fascia Isee, cioè quella che riguarda redditi non superiori ai seimila euro.
Una cifra superiore anche a quella del Comune di Napoli. E proprio sulle fasce Isee si è consumato un mezzo pasticcio se si pensa che sono previsti fino alla soglia dei 13mila euro sgravi con i voucher asili ma già ai 6mila scatta la tariffa piena per i pasti. Una evidente contraddizione.
Si affida al sarcasmo Michele Casarano: "Forse Festa pensa di vivere in una grande città del Nord. La realtà è un'altra. Noi abbiamo una fascia di popolazione dove praticamente diventa difficile anche andare a fare la spesa e a pagarne le conseguenze, purtroppo, sono i bambini che devono andare a scuola e rischiamo addirittura di far arrivare questi bambini a non mangiare nelle mense".
"La società civile, la società, è fatta come una famiglia - aggiunge Casarano - Ci sono le famiglie che durante l'estate mettono i soldi da parte per raccogliere la legna per comprare la legna per l'inverno. Pensando che arriverà un giorno arriverà il freddo, avrà bisogno della legna per riscaldarsi. E poi ci sono famiglie invece che non pensano a niente, spendono e spandono e vanno al mare. E poi dopo arriva l'inverno e non ci sono i soldi per riscaldarsi. Il comportamento di Festa mi ricorda questa tipologia di famiglie".