Sannio, anno 2042. Gli abitanti sono passati dagli attuali 262mila a 226mila: in 19 anni, cioè, la provincia di Benevento ha perso 36mila abitanti, quasi il 14 per cento del totale della sua popolazione.
Le proiezioni Istat per la provincia di Benevento
Il quadro di quel che accadrà a livello demografico a Benevento e provincia nei prossimi anni è elaborato dall'Istat: statistiche sperimentali chiaramente, che vanno trattate con estrema cautela, in particolare come nel caso di questo articolo se il periodo preso in esame, il 2042, è lontano dalla data attuale. Come spiega anche l'Istat: “Per quanto l’aggancio tra il modello previsivo regionale e quello comunale sia in grado di assicurare non solo coerenza di risultato ma anche un quadro globale di riferimento per l’evoluzione demografica di tutti i Comuni, i dati del presente studio, soprattutto nel lungo termine, vanno trattati con estrema cautela. Le previsioni demografiche divengono, infatti, tanto più incerte quanto più ci si allontana dalla base di partenza, in particolar modo in piccole realtà geografiche come quelle qui contemplate”.
Sembre meno bambini
Ma andando avanti a guardare il Sannio del 2042 il quadro è il seguente: i bambini saranno pressoché una rarità, la fascia 0-4 anni avrà in totale, in tutta la provincia, 6988 componenti (per intenderci, nel 1992 in questa fascia c'era un totale di 16574 bambini).
Gli under 14 saranno 22910 (nel 1992 erano 53349): facile prevedere le conseguenze che ciò potrebbe avere a livello scolastico in provincia di Benevento.
Sempre più anziani
Per contro la fascia over 50 conterà ben 124mila appartenenti, ben oltre la metà della popolazione (nel 1992 erano 100mila, ma il Sannio contava 293mila abitanti).
Un nato per ogni 3 morti
Si conteranno, nell'anno di specie, 1334 nuovi nati contro 3371 morti, in un rapporto pressoché di 1 a 3.
Il tasso di natalità scenderà da 6,8 del 2022 al 5,9, quello di mortalità dal 13,6 attuale al 14,8.Dati pressoché desolanti (ma per la verità comuni a tante altre zone d'Italia, non solo al Sannio) che suggerirebbero come l'emergenza vera da affrontare sia esattamente quella demografica, per provare quantomeno a correggere una rotta che oggi sembra inevitabile.