Caivano

Dalle prime luci dell’alba, a Caivano, San Marcellino, Aversa e altri luoghi, i carabinieri del nucleo Investigativo del gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a un decreto di fermo (a carico di 9 soggetti), emesso dalla direzione distrettuale antimafia di Napoli, nei confronti di altrettanti indagati ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, estorsioni aggravate dal metodo mafioso, corruzione ed altro aggravati dalla finalità mafiose.

Anche un ex assessore tra i nove fermati

Figura anche un assessore comunale di Caivano tra i destinatari dei provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Napoli (procuratore aggiunto Rosa Volpe) e notificati dai carabinieri del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna tra Caivano, San Marcellino, Caserta e Aversa e Caserta.

I provvedimenti emessi riguardano un ex consigliere comunale, un esponente politico e un tecnico comunale, insieme con il dirigente comunale.

Gli altri destinatari  sono  componenti la maggioranza della precedente amministrazione comunale di Caivano, che ora è retta da un commissario straordinario.

Agli amministratori pubblici di Caivano, la procura di Napoli e i carabinieri contestano di avere fornito in vari modi appoggio all'organizzazione malavitosa guidata da un esponente (ritenuto elemento di spicco del clan Sautto-Ciccarelli di Caivano e capo del gruppo Gallo-Angelino, arrestato dai carabinieri lo scorso luglio a Castel Volturno) con il quale interagivano per fornirgli informazioni riguardo i lavori pubblici assegnati alle imprese e anche per gestirne l'aggiudicazione a imprenditori vicini al clan.

Erano quest'ultimi, secondo quanto emerso dalle indagini, a versare mazzette, sia agli amministratori, sia al clan.