Napoli

''Il dottore non è assolutamente responsabile della morte di Alessia''. Alle telecamere de La Vita in Diretta - il programma di Rai 1 - parla per la prima volta il legale del chirurgo titolare della clinica dove la ventiduenne Alessia Neboso si è sottoposta a un intervento di chirurgia estetica additiva al seno.

''Lui non è mai intervenuto durate l'intervento - ha precisato il legale che ha ricostruito l'accaduto - interviene solo successivamente a distanza di tempo, se ricordo bene il giorno 20 settembre''. Nessun coinvolgimento, dunque, nella morte della donna, stando a quanto dichiarato. ''La paziente contatta il dottore con una videochiamata e il dottore le dà dei farmaci per quel dolore che avverte relativamente al drenaggio  fa aprire la clinica anche se è la festa del Patrono per farla visitare''.

Visitata dalla dottoressa che l'ha operata, Alessia viene però rimandata a casa e la mattina seguente torna in clinica. ''C'è anche il dottore da me assistito che dice 'ricoveriamola immediatamente in pronto soccorso'. Si decide dove ricoverarla e la struttura più vicina è una clinica che ha il pronto soccorso. I parenti di Alessia pare gli abbiano detto 'Dottore, decida lei, faccia lei, noi ci affidiamo a lei'''. Parenti che, oggi, chiedono giustizia e sono scettici verso l'operato del chirurgo. Ma il legale ribadisce: "Lui non ha commesso errori''. 

Aveva 21 anni Alessia Neboso. E' morta per una grave infezione ai polmoni dopo nove giorni di agonia in seguito all'operazione al seno eseguita in una struttura privata di Napoli, chiusa dall'Asl in seguito ad un'ispezione che avrebbe rilevato criticità.

Alessia faceva l'estetista e viveva a San Pietro a Patierno, quartiere alla periferia della città partenopea: si è sentita male a casa, la sera dell'11 settembre, dopo essere rientrata dalla clinica.Le sue condizioni sono peggiorate rapidamente, fino al ricovero in un'altra struttura sanitaria ad Acerra, nel napoletano, dove i medici hanno fatto di tutto per salvarla, senza riuscirci. A quanto pare i reni erano compromessi e respirava a fatica.

Dopo la denuncia dei familiari è stato aperto un fascicolo di indagine mentre l'autopsia ha il compito di fare luce sulle cause della morte della ventunenne e l'eventuale nesso con la procedura seguita per la mastoplastica.