Ancora una brillante operazione della Guardia Costiera di Castellammare di Stabia che ha inflitto un nuovo, duro colpo ai "predoni del mare" che continuano a deturpare tratti di costa della Penisola Sorrentina, anche quelli ricadenti nell'Area Marima Protetta di Punta Campanella.
Il "bottino" sequestrato dal Nucleo di Polizia Giudiziaria della Capitaneria di Porto con il coordinamento delle Procure di Repubblica di Napoli e di Torre Annunziata è stato di cinque chilogrammi di datteri di mare (specie Lithophaga-lithophaga) che hanno colto in flagranza un noto soggett che durante la notte aveva deturpato e distrutto la roccia sommersa in un tratto della costiera. Singolare la dinamica dei fatti in quanto il pescatore di frodo, al fine di eludere i
controlli del personale della Guardia Costiera, dopo la battuta di pesca, si aggirava per le strade di Castellammare di Stabia, con il prodotto occultato in uno zaino per concludere la vendita del prodotto ittico abusivamente pescato.
Riconosciutolo, anche per i numerosi e specifici precedenti penali, interveniva il personale militare della Capitaneria di porto per fermarlo e condurlo presso gli Uffici della Guardia Costiera dove gli sono stati contestati tutti gli addebiti del caso, con la rituale contestazione di una serie di reati tra cui spiccano la ricettazione e il danneggiamento ambientale.
Al termine delle operazioni i militari hanno proceduto al sequestro e alla successiva distruzione di un quantitativo di datteri di mare di circa 5 chilogrammi.
Nella lotta a questo sistema illecito che quotidianamente immette sul mercato ingenti quantità di datteri di mare, specie protetta, la Guardia Costiera mantiene alto il livello di vigilanza. I prodotti ittici venfono venduti al semplice consumatore, professionisti e imprenditori, così come a ristoranti e pescherie che alimentano in questo modo un mercato illegale che arreca danni incomensurabili all'ambiente marino.