Benevento

(f.s.) L'intermezzo di Coppa (domani 20,45 contro il Giugliano del neo trainer Bertotto) è assolutamente prezioso per il Benevento. Andreoletti può verificare la condizione di molti elementi che devono essere protagonisti anche in campionato. La partita contro il Crotone ha già offerto molte indicazioni sotto questo aspetto, facendo scoprire al pubblico sannita giocatori del calibro di Agazzi e Simonetti e riannodando il filo con elementi di provata esperienza e tecnica come Ciano e Improta. Ma la rosa della strega è più che ampia e il tecnico ha ancora “colpi in canna”, elementi che sono stati finora solo in panchina o addirittura in infermeria. L'attesa maggiore, è inutile dirlo, è per Amato Ciciretti. Il mancino del Trullo è tornato nel Sannio con l'entusiasmo di un ragazzino e vuole riannodare un doppio filo, quello con la squadra giallorossa e quello col calcio giocato, divenuto sempre più labile negli ultimi tempi. Benevento può essere nuovamente il suo trampolino di lancio, considerato che ha appena 29 anni e può tornare ad essere determinante come ai bei tempi. Andreoletti ha ben 32 giocatori a sua disposizione, ne approfitterà certamente, provando tutti quelli che potrà in questa sfida col Giugliano. Che lo ricordiamo ha tutte le prerogative della gara unica, con eventuali supplementari e calci di rigore in caso di parità finale. In ballo potrebbe esserci anche Terranova, che sta abbastanza bene, ma è reduce da un lieve infortunio muscolare. E poi sarà l'occasione per dare ritmo a giocatori come Agazzi e Improta che solo domenica sera hanno rivisto il terreno di gioco. 

FLASBACK. Il 3 a 2 sul Crotone ha regalato una grande gioia ai tifosi giallorossi. E' bello tornare a respirare aria di altissima classifica, così come battere un avversario storico e sempre ostico come lo è quello pitagorico. Il Benevento ha meritato la vittoria sicuramente per numero di azioni pericolose, rispetto ad un Crotone, che ha un ottimo palleggio, ma non altrettanto buona finalizzazione e assetto difensivo. Zauli, dopo il match, ha quasi voluto sminuire la vittoria dei giallorossi dicendo che i suoi tre gol sono giunti da azioni susseguenti a calci da fermo. Quasi a dire che una rete segnata su azione vale di più. Se questa è la sua concezione di base, il suo Crotone non farà molta strada in questo campionato. Nei maggiori tornei una percentuale sempre maggiore di realizzazione arriva proprio da calci da fermo. Per cui aver segnato in questa maniera è un pregio e non certo un difetto per la strega. Che anzi, come ha sottolineato Andreoletti, deve addirittura migliorare le soluzioni dirette da calci da fermo, avendo nelle sue fila autentici specialisti, come Ciano, Tello e ora anche Ciciretti.