Salerno

Per questo Salernitana-Inter (0-4) doveva essere la partita in cui contava più la prestazione che il risultato. E all'Arechi, questa sera, si è vista una prova positiva per più di un tempo, da parte di tutta la truppa allenata da mister Sousa. Poi, però, con l'entrata di Lautaro Martínez e il primo gol dei nerazzurri, la Salernitana si è sciolta come neve al sole, segno di un morale e di una fiducia che latitano (da un lato) e di problemi difensivi sempre più evidenti. Oggi, infatti, il pacchetto arretrato - sufficiente per un'ora di gioco - è stato surclassato dallo strapotere tecnico e fisico degli avversari. Lautaro ha messo a segno un poker in meno di mezz'ora ed entrando dalla panchina. Un massacro che non rende giustizia alla prestazione della Salernitana che, come detto, per un'ora di gioco è stata la miglior Bersagliera della stagione. 

Salernitana-Inter, le pagelle dei granata. Nell'ultima mezz'ora la difesa si dimentica di difendere. Dia sta tornando

Ochoa. Forse poteva calcolare meglio i tempi d'uscita sul primo gol e sbaglia un po' troppo con i piedi. Commette un errore purtroppo imperdonabile in un rilancio con le mani davvero incomprensibile e da cui nasce il gol del 2-0. Peggior partita per distacco da quando è arrivato a Salerno. Voto 4,5

Daniliuc. Al di là di Federico Fazio, si conferma come il difensore di ruolo con la miglior capacità di palleggio. Il suo rientro è importante per poter tornare a costruire dal basso. Non riesce a contenere bene Barella in occasione del primo gol. Da lì, comincia il crollo come per il resto dei compagni. Voto 4,5. (Dal 86' Tchaouna. S.v.)

Gyomber. Oggi tanti clienti scomodi. Riesce a guidare molto bene la linea difensiva fino al vantaggio nerazzurro. Poi, anche lui sparisce dai radar e ha le sue colpe condivise con il resto della linea difensiva. Voto 5

Lovato. Partita quasi impeccabile ma che è purtroppo viziata dall'errore su Lautaro. L'argentino è bravissimo ad attaccare lo spazio, ma Lovato poteva fare sicuramente molto di più. Da lì, cala vistosamente e diventa l'anello debole della catena difensiva, andando anche a regalare un rigore ai nerazzurri. Voto 4

Kastanos. Ci mette tanto, tantissimo impegno e merita la sufficienza anche solo per tutta la grinta che ci mette. Fa a sportellate con chiunque e pur in una posizione non sua offre un buon contributo alla squadra. Voto 6

Bohinen. Probabilmente la sua miglior partita da inizio stagione. Più comodo quando gioca in un centrocampo più folto. Forse Sousa ha trovato il modo di utilizzarlo al meglio. Voto 6 (dal 79' Maggiore. Così come per gli altri entrati nella seconda metà del secondo tempo, viene penalizzato dal collasso della fase difensiva e il cambio di inerzia del match. Voto 5)

Legowski. Mette in mostra praticamente tutto il suo arsenale. Fa vedere finalmente le qualità per cui è stato preso. Tanta quantità in mezzo al campo, qualche conclusione da fuori e gli inserimenti. Potrebbe diventare l'eroe del match quando Martegani gli serve la palla del pari, ma il polacco è in fuorigioco. Voto 6,5.

Bradaric. Concorso di colpa con Ochoa sul gol che mette in frigo il match. Si dimentica completamente di essere un riferimento e regala la palla del K.O. ai nerazzurri. Non è nemmeno sufficiente in fase propositiva. Voto 4,5

Martegani. In posizione avanzata convince ancora di più. Fornisce l'assist a Legowski per il gol ma ritarda un po' troppo il passaggio e il gol viene annullato. È una fonte inesauribile di materia grigia in mezzo al campo e in fase offensiva. Voto 6. (Dal 71' Mazzocchi. Entra subito forte andandosi a prendere un calcio d'angolo di prepotenza. Entra in un momento di calo evidente dei suoi e questo inficia necessariamente anche la sua prestazione. Voto 5,5)

Cabral. Continua ad essere uno dei pezzi più importanti dell'attacco granata. Oggi si ritrova finalmente vicino a Boulaye Dia e può sfruttare un po' di più le sue qualità. Peccato, però, che oggi sbaglia un po' troppi palloni. Voto 5,5. (dal 79' Stewart. Troppo poco per dare un voto, ma fa vedere qualcosina, in particolare accelerazione e forza fisica. Sotto osservazione. S.v.)

Dia. Finalmente il bomber e punta di diamante della Salernitana torna non solo a farsi vedere ma anche a farsi sentire. Non che sia la miglior prestazione da quando è in granata, ma si nota come il suo apporto a tutta la fase offensiva sia, in questo momento, determinante. Voto 6. (dal 86' Pirola, S.v.)