Grottaminarda

Una riflessione congiunta ma anche una mobilitazione generale per evitare colpi di mano rispetto ai fondi Pnrr a discapito delle aree interne. Questo l'obiettivo dell'incontro “Le sirene del Pnrr. Rischi e opportunità” tenutosi ieri sera a Grottaminarda, nella piacevole atmosfera dei Giardini Pensili del Castello D'Aquino nell'ambito di una serie di incontri organizzati dall'associazione "Communitas". Presente un pubblico particolarmente attento composto da cittadini, sindaci, amministratori, tecnici e politici, in particolare il manager dell'Asl, Mario Nicola Vittorio Ferrante ed i consiglieri regionali Maurizio Petracca e Vincenzo Alaia.

L'incontro è stato introdotto e moderato dall'assessore regionale Felice Casucci, professore ordinario di diritto privato comparato presso l’Università degli studi del Sannio, il quale ha sottolineato l'utilità di occasioni come questa per una «riflessione sulla strategia che sta adottando l'attuale Governo che sta portando ad una disseminazione delle stazioni appaltanti e delle risorse, ad una conversione di una parte delle risorse per finalizzarle ad attività diverse da quelle che erano originariamente convenute, una distanza dai cittadini, dal Mezzogiorno e dalle opportunità effettive di crescita, una probabile riconversione delle risorse disinvestite verso i fondi ordinari.

Si fa una scelta di grandi investimenti - ha detto l'assessore regionale - che può essere anche una scelta di agevolazione della rendicontazione ma resta improvvida nel momento in cui le linee di sviluppo si muovono in una direzione molto più articolata verso specificità, invece sembra che in questo momento tutto si stia omologando ed appiattendo». Casucci ha anche rimarcato la compattezza dei sindaci irpini, la grande logica di convergenza con la quale si stanno muovendo, la comune visione della tutela del territorio.

Il sindaco di Grottaminarda, Marcantonio Spera, nel corso dei suoi saluti istituzionali ha ricordato il primo incontro con l’Assessore Casucci e ha sottolineato quanto la politica sia legata ai cittadini, al territorio. Ha fatto riferimento a Roberto Esposito, alla politica e l'uomo, a Tommaso d'Aquino, alla fede ed alla ragione. Il PNRR potrebbe essere inteso, a suo avviso, come «Una norma che l’uomo si dà per fare politica ma le norme non bastano ci vuole una matrice teologica ovvero una matrice comune che ci unisca, il politico deve esprimere non una rendita personale o la poltrona ma fare del bene per gli altri, la politica come carità, impegnarsi per la società senza un interesse personale».

I saluti istituzionali sono proseguiti con la presidente della città dell'alta Irpinia, Rosanna Repole, che ha sottolineato la delicatezza di questo momento di programmazione strategica poggiata su pilastri come infrastrutture, sostenibilità ambientale, cultura e turismo per la ricchezza dei territori, «la Snai (Strategia Nazionale Aree Interne) è nata proprio per la valorizzazione territoriale mediata dal coordinamento di aree interne accomunate dallo stesso problema» solo con questa comunicazione orizzontale una comunità potrà crescere.

Almerigo Pantalone, Presidente dell’associazione Communitas, nel portare i saluti dell'Associazione ne ha spiegato lo scopo sottolineando che nasce proprio da un'idea del professore Casucci di «misurarsi con le problematiche dell'attualità, che riguardano le persone soprattutto ciò che concerne il ramo delle istituzioni. L'alfa e l'omega della nostra attività politico-istituzionale – ha detto Pantalone – è costruire insieme il sistema di un'opera comune confrontandoci con autorevoli esponenti istituzionali».

 

Nel vivo degli interventi si è entrati con Domenico Gambacorta, già consigliere del Ministro per il Sud, il quale è subito intervenuto sul Decreto legge pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale una settimana fa, «presentato – ha detto Gambacorta – come la panacea che risolverà tutti i problemi del Sud d'Italia. Io ritengo che anche quando cambino i governi e quando cambino le maggioranze parlamentari bisogna maneggiare con cura, con grande attenzione, quello che hanno fatto quelli che c'erano prima perchè il rischio di mandare tutto all'aria determina rallentamenti, incertezze ed il rischio di finire sulla corsia d'emergenza senza proseguire il percorso virtuoso iniziato».

È entrato poi nel tecnico spiegando che nel Pnrr è stato destinato per il meridione il 40 per cento dei fondi,  per legge, dunque una norma primaria lo sancisce: «All'interno del Pnrr non ci sono solo risorse finanziarie – ha rimarcato – ma soprattutto riforme e se abbiamo fa un anno e mezzo fa la riforma delle Zes,  finanziandole con 630 milioni, non si può fare un'altra riforma dopo così poco tempo. Chi ha concepito la  “Zes unica nel Mezzogiorno” ha commesso un errore dovuto alla mancanza di conoscenza della storia economica del Sud e dello sviluppo industriale degli ultimi 60 anni».

Nicola Cataruozzolo, Segretario locale del Pd, ha sottolineato l’importanza di tale incontro perché mette insieme vari filoni politici ed ha auspicato una vera semplificazione anche del linguaggio politico per avvicinare di più la gente alla politica. Gli acronimi come Pnrr da lui ridefinito “piano per le nuove generazioni”, non aiutano. Pnrr che ha un difetto iniziale, secondo Cataruozzolo, perché è stato redatto da tecnici che non hanno ascoltato il territorio: «Questo è un incontro utile ad incalzare il Governo che ha accentrato ancora di più quelle che sono le competenze delle Regioni e non ascolta nessuno, impedendo a tutti quanti noi di portare contributi. Ognuno di noi dovrebbe attivarsi portando il messaggio che l’Italia è politicamente ed economicamente in pericolo, il Paese si rilancia attraverso una sua visione futura non semplicemente con un elenco di riforme».

A conclusione del tavolo di riflessione l'intervento di Francesco Todisco, consigliere delegato alle "Aree interne" della Regione Campania. Rimarcando la stima nei confronti di Felice Casucci ed Almerigo Pantalone e loro capacità di mettere in piedi un'associazione con un taglio culturale e valoriale quale è Communitas, Todisco ha sostenuto cha «la politica deve lottare con i denti per mantenere ciò che ha ottenuto, affinché non vada perso. I partiti devo riprendere il proprio ruolo nella democrazia. Le associazioni possono arrivare sino ad un certo punto. Questo è un territorio, e mi compiaccio della scelta di Grottaminarda, dell'area dell'Ufita, dell'arianese per fare questo ragionamento, su cui, grazie alle amministrazioni ed alle associazioni ed alla politica di questo territorio, si sono sperimentate alcune strategie di sviluppo del territorio irpino nella sua interezza. Non è un caso che qui si sia immaginata la costruzione della Stazione Hirpinia dell'Alta Capacità, non è un caso che qui si sperimenti il Masterplan dell'Ufita ed un'altra serie di azioni che possono far crescere l'intera Irpinia». Per Todisco vi era stata una lettura precisa da parte della Regione Campania riguardo lo sviluppo ed ha ricordato il protocollo d’intesa costituito in Provincia con le amministrazioni e l'Asi «affinché si rafforzassero non solo le Zone economiche speciali previste ma anche i nuclei industriali nell'entroterra, si creasse armonia tra coordinamento tecnico e coordinamento politico di tutta la classe dirigente. Ora questi progetti vanno riempiti di contenuti, la Regione sta facendo il possibile affinché venga valorizzato in ogni suo aspetto e sia motivo per restare soprattutto per i ragazzi».