Avellino

Nel corso di Focus Serie C, appuntamento del giovedì sera (ore 21) di OttoChannel (canale 16), è intervenuto telefonicamente il direttore dell'area tecnica dell'AvellinoGiorgio Perinetti. Il dirigente biancoverde ha commentato il rilancio della squadra in termini di risultati e carattere espresso verso la trasferta di Messina: "Ogni gara ha una storia. - ha spiegato Perinetti - Credo che abbiamo iniziato un cammino interessante, in linea con quelle che doveva essere il nostro percorso, di crescita e mi pare abbastanza evidente. Spero che a Messina ci sarà una squadra tosta, che ribatterà colpo su colpo e che abbia la capacità di creare problemi alla squadra di Modica. Purtroppo è una settimana un po' tormentata con diversi acciacchi. Vedremo chi sarà a completa disposizione e nonostante le difficoltà abbiamo un organico che può sopperire a queste eventuali assenze".

"Il risultato di domenica ha fatto superare le preoccupazioni"

"Abbiamo cominciato in maniera timida la stagione ed era una sorpresa anche per me che ne ho viste tante. Vedere giocatori anche di esperienza così preoccupati, bloccati certamente non fa piacere. C'è poi la condizione fisica di alcuni elementi, di chi è arrivato dopo, in ritardo. Il fatto di aver vinto così contro un avversario che non è tenero, l'abbiamo visto con noi nel primo tempo, ha bloccato il Catania, ha pareggiato a Caserta, è importante. Sicuramente libera la mente di molti calciatori, che erano un po' troppo appesantiti dalla pressione".

Sul valore della squadra per i primi posti

"Non è quello che ci auguriamo, ma è quello in cui crediamo e per cui abbiamo lavorato tutta l'estate con tante operazioni. L'inizio è stato timido, anche sfortunato. Ha creato ulteriori problematiche. Poi abbiamo visto la crescita della squadra e questo ci dà fiducia per un campionato competitivo. Poi è chiaro che non è facile dire... primo posto o altro. Credo che comunque saremo in linea con quanto dichiarato in estate". 

Sulla scelta di esonerare Rastelli

"Potrei dire tranquillamente i risultati. Li conoscete meglio di me. Speravamo che dando fiducia e continuità, la possibilità di scegliere i calciatori da mandare via, cercando di inserire giocatori condivisi e dando tranquillità... credevamo che tutto questo fosse utile per risolvere i problemi. Nelle prime due giornate i problemi si sono confermati e, quindi, abbiamo preso un atto di coraggio prendendo una decisione forse anche prima di quanto sia abitualmente giusta, ma non vedevamo un domani per problemi non risolti nel ritiro e nell'avvio stagionale. Cambiare è sempre traumatico, ma abbiamo ritenuto fosse la cosa opportuna".

"Pazienza dimostra capacità di lettura anche per aspetti caratteriali"

"Pazienza è un allenatore giovane. Taurino non è Pazienza, Pazienza non è Taurino. Non si possono fare paragoni. Abbiamo scelto Pazienza: un ragazzo molto riflessivo, ha un carattere deciso, determinato. Ha un rapporto diretto coi calciatori, diretto, molto franco, leale, chiaro, determinato. Mi ha sorpreso la valutazione completa dei calciatori, non solo per le caratteristiche tecniche, ma anche per quelle mentali dei calciatori. Mi ha fatto piacere perché il carattere va in campo ed è un aspetto fondamentale. Non è una sorpresa come tecnico perché è stato un calciatore di alto livello in Serie A, da centrocampista vale tanto. Mi sembra sia stata una scelta che spero si rivelerà positiva, ma c'è tutto ritenerla tale".