Centralia era una piccola città mineraria di carbone in Pennsylvania. Negli anni '60 è stata colpita da un incendio sotterraneo di carbone (che è ancora in corso oggi) iniziato nei depositi di carbone, scatenando un disastro ambientale. Le strade si sono crepate, il terreno ha iniziato a emettere fumo tossico e gas velenosi. Le case sono state evacuate e la città è stata dichiarata pericolosa.
Le credenze popolari:
Le persone spesso credono che Centralia sia stata completamente evacuata e abbandonata, ma questo non è del tutto vero. Alcuni residenti sono rimasti nonostante i pericoli, e poche case e strade rimangono. La città è diventata un'attrazione turistica per coloro che vogliono vedere le strade vuote e il fumo che sale dal terreno.
La realtà scientifica:
L'incendio sotterraneo è molto pericoloso ed è ancora attivo oggi. La causa originale dell'incendio è stata una discarica di rifiuti che ha accidentalmente dato alle fiamme una vena di carbone. Estinguere completamente l'incendio è estremamente difficile, quindi Centralia continua a bruciare sottoterra e il terreno rimane pericoloso.
Perché brucia ancora:
L'antracite nel sottosuolo venne estratta in quantitativi industriali fino alla fine del diciannovesimo secolo, ma in seguito la sua estrazione subì un continuo declino, lasciando infine nel sottosuolo una serie di pozzi abbandonati; caratteristiche dell'antracite sono la sua estrema durezza, che in passato ne rese difficile l'estrazione, e il fatto che sia di difficile accensione e di ancora più difficoltoso spegnimento.
Molti credono che la città sia stata completamente abbandonata, la realtà è che alcune parti rimangono inaccessibili a causa dei pericoli derivanti dall'incendio sotterraneo, ma qualche abitante ha deciso di sfidare ogni rischio.