Caivano

"Noi non non vogliamo essere i primi ma neanche gli ultimi, vogliamo solo essere normali". Don Maurizio Patriciello prende in prestito le parole di Adriano Police, un ragazzo del Parco Verde di Caivano ricevuto al Quirinale nel 2021, per far comprendere ai parlamentari che cosa è l'hinterland di Napoli, che cosa chiede la gente onesta di una delle periferie più degradate d'Italia, tornato alla ribalta per l'ennesimo stupro, questa volta di due cuginette ad opera di un branco di minorenni. Il parroco di San Paolo Apostolo è schietto e sferzante, guarda i politici negli occhi, racconta loro l'orrore di un quartiere-ghetto dove - dice - "non era difficile capire che si sarebbero raccolti questi frutti". "Chi ha voluti i quartieri come il Parco Verde - sottolinea - secondo me meriterebbe la galera".

E alla raffica di domande che seguono l'audizione in commissione Affari costituzionali e Giustizia del Senato replica spiegando che "nessuno può lavarsi le mani di quello che accade oggi e che è sempre accaduto, né i vecchi politici, né coloro che ne sono gli eredi". Don Patriciello è il volto dell'anti-camorra, dell'impegno civile contro la delinquenza e il degrado. Ci ha messo la faccia da sempre ("non ho mai chiesto di andare via né di restare, l'ho preso come un segno della provvidenza", ammette), finendo inevitabilmente per essere costretto ad usufruire della scorta, aumentata dopo la visita della premier Giorgia Meloni.

Ai parlamentari racconta l'orrore delle 'stese', di quei blitz a suon di mitra e kalashnikov per le strade, il malessere della "gente onesta, quasi eroica" e di quella "zona grigia", come la chiama lui, fatta di "persone che per un pezzo di pane si rendono complici" della camorra. Caivano e il Parco Verde sono tante cose, "le stesse - dice - che si replicano nelle altre periferie degradate di tutta Italia". "In quale Paese mai una persona per poter raggiungere il suo appartamento al quarto piano deve chiedere il permesso a chi è ai piani di sotto? Ma vi sembra normale? - chiede per tre volte alla commissione -.

Abbiamo denunciato queste cose mille volte e non è mai stato fatto niente, niente, niente". Le parole del parroco sono colme di rabbia e disperazione, ma lasciano spazio anche alla speranza, soprattutto dopo l'inaspettata visita del governo qualche settimana fa. "Non ci avrei mica scommesso che nel giro di pochi giorni il presidente mi arrivasse in parrocchia con tre ministri, due sottosegretari, il capo della polizia, il questore, il prefetto e poi avesse fatto delle promesse - dice don Patriciello -. L'aumento dei carabinieri e della polizia l'abbiamo avuto. Ma serve anche un esercito di maestri e assistenti sociali. Un conto è leggere le cose dai giornali e sentirle da Roma, un conto è viverle a Parco Verde". E lo dice chi, Parco Verde, lo vive da oltre trent'anni.