Ancora al centro delle polemiche l'ex zona contestata tra Sant'Egidio del Monte Albino e Pagani. Veleni al confine delle due città dell'Agro a seguito della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato definitivamente i provvedimenti della Provincia di Salerno, che assegnava queste zone al Comune di Sant'Egidio del Monte Albino, accertando la piena giurisdizione dell'area al Comune di Pagani.
L'amministrazione paganese è al lavoro perché il passaggio sia il più agevole possibile per i residenti della zona, ampia circa 1.5 kmq. Ma dal Comune di Sant'Egidio i cittadini si oppongono. E' in programma, infatti, per domenica prossima una manifestazione dal titolo "La storia non si cancella, Io sono di San'Egidio".
Anche il sindaco di Sant'Egidio Antonio La Mura si è espresso in merito alla vicenda, ribendo il proprio supporto ai cittadini.
"Care concittadine e cari concittadini,
dal giorno di pubblicazione della sentenza del Consiglio di Stato sulla Zona Contestata sto provando a dire che la questione non può essere risolta con dei semplici - seppur legittimi - passaggi amministrativi. - si legge nella nota indirizzata alla cittadinanza - C’è un tema enorme, del quale non si può non tenere conto, che ha a che fare con la storia, le radici, l’identità e la cultura di un popolo. Nei 900 mila metri quadri della Zona Contestata vivono circa 1300 persone che si sentono di Sant’Egidio e che a Sant’Egidio sono nate, sono cresciute, hanno frequentato la scuola, hanno costruito le loro relazioni, hanno scelto di vivere, votano, si sono sposate e hanno messo su famiglia. Sono cittadine e cittadini di Sant’Egidio del Monte Albino.
La mobilitazione che il Comitato Restiamo a Sant’Egidio ha promosso per domenica prossima è il segnale chiaro di questi sentimenti, che sono insieme di preoccupazione e di amarezza. Sentimenti che, al netto delle responsabilità istituzionali che derivano dalla carica che ricopro, ovviamente comprendo e condivido nel profondo.
Il Comitato ha invitato me e l’Amministrazione a partecipare all’assemblea pubblica di domenica. Naturalmente ci sarò e ci saremo, da cittadini di Sant’Egidio prima ancora che da amministratori pubblici. Saremo lì a raccontare l’enorme impegno di questi anni e le difficoltà che oggi ci troviamo a dover affrontare; saremo lì, con i nostri concittadini e le nostre concittadine, per dire che non sono soli in questa vicenda, come mai lo sono stati, e che noi proveremo tutte le strade possibili perché la loro storia, che è anche la nostra storia, non venga cancellata".