Napoli

Sulla situazione dei Campi Flegrei il ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, sta predisponendo anche un vertice a Napoli, nei prossimi giorni, per incontrare le amministrazioni locali e chiedere un'accelerazione sulla redazione dei piani di esodo in caso di emergenza perche' bisogna essere pronti ad ogni evenienza anche se lo stesso ministro chiede di "evitare allarmismi che in questo momento non trovano giustificazione".

Lo ha detto in un'intervista a "Il Mattino". "Siamo tutti impegnati a tenere sotto monitoraggio la situazione. Certo, mi rendo conto che una scossa di magnitudo 4.2 possa creare apprensione tra la popolazione" che "non mi sento ne' di minimizzare ne' di esagerare. Ritengo che l'apprensione in questi casi sia una reazione assolutamente umana, e comprensibilissima".

Il ministro ha evidenziato che si stanno adoperando "per la realizzazione dei tre obiettivi che abbiamo fissato nell'ultimo incontro a palazzo Chigi: un piano di analisi della vulnerabilita' del territorio, finanziato dalla Protezione civile nazionale; un piano della comunicazione alla popolazione; l'aggiornamento del piano di emergenza e delle vie di esodo anche con apposite esercitazioni periodiche, con una verifica della rete infrastrutturale. Proprio per questo domattina (stamattina per chi legge ndr) ho un incontro qui al ministero dedicato esclusivamente ai Campi Flegrei". Si fara' il punto sui tre obiettivi e si cerchera' anche un indirizzo per arrivare al provvedimento amministrativo che Pozzuoli e altri comuni hanno chiesto. "Si chiede il potenziamento degli uffici specificamente dediti alla questione del bradisismo e dei terremoti, bisogna individuare la formula corretta per realizzare la procedura amministrativa. Saranno presenti alla riunione il Dipartimento per la Protezione Civile, l'ufficio amministrativo del Ministero e l'ufficio della Presidenza del Consiglio per l'individuazione del percorso amministrativo", ha aggiunto.

In queste ore - ha precisato il ministro - affrontiamo principalmente la questione amministrativa. Poi e' chiaro che parleremo anche della delicata questione del piano di comunicazione e fisseremo un incontro per discutere il tema del piano per le vie di esodo, per piacere lo chiami cosi', che parlare di vie di fuga non mi piace, e' un'esasperazione che puo' mettere in allarme la popolazione". 

Napoli e Pozzuoli non hanno un piano di esodo aggiornato. "Pero' bisogna tener conto che si tratta di progetti che vanno adeguati alla situazione esistente. Chi vive in quelle zone sa benissimo qual e' il reticolo di strade con il quale bisogna confrontarsi. Capisco che non e' facile ma dobbiamo fare il pane con la farina che abbiamo e dobbiamo farlo in tempi assolutamente rapidi", ha proseguito. "Io sono sicuro che con il coinvolgimento di tutte le istituzioni, comprese la Regione e la Prefettura riusciremo a individuare una prima soluzione al piu' presto". "Bisogna imprimere un'accelerazione sulla redazione dei piani di esodo. Ho gia' parlato con il prefetto di Napoli, con il quale sono in stretto contatto, e non escludo che nei prossimi giorni io stesso possa venire a presiedere un incontro a Napoli proprio su questo tema", ha concluso.