Salerno

"Mi accingo a lasciare questa splendida terra dopo più di cinque anni dal mio arrivo, consapevole che un pezzo del mio cuore resterà qui con voi. È stato un periodo intenso e appassionato e ormai mi sento di far parte a pieno titolo di questa comunità così ricca di storia, cultura e valori, con cui si è creato un legame forte e viscerale che, ne sono certo, continuerà negli anni a venire. Questi anni salernitani non sono stati solo scanditi dal trascorrere degli innumerevoli impegni che hanno affollato la mia agenda istituzionale, ma per me come per tutti voi è cambiata la percezione del mondo. Ognuno di noi porterà sempre dentro di sé la linea di demarcazione che è stata tracciata dalla terribile emergenza pandemica". Comincia così la lettera con la quale il prefetto di Salerno, Francesco Russo, ha salutato la città in vista del trasferimento a Bari che sarà operativo dal 2 ottobre.

Nel salone azzurro del palazzo di Governo l'incontro con la stampa per tracciare un bilancio di questi anni: "Sono orgoglioso di essere stato il prefetto di questa provincia, che ha fatto fronte allo tsunami creato dal virus mobilitando tutte le energie, tutte le risorse, tutti i suoi cittadini che si sono uniti salvaguardando il bene comune. La comunità salernitana, nell’affrontare questo nemico invisibile, ha saputo dimostrare che il senso della convivenza solidale e l'etica delle responsabilità sono valori imprescindibili e necessari. Ma non solo. Abbiamo dovuto riconoscere la complessità di ciò che ci è piombato addosso e confrontarci con i limiti imposti da una realtà sempre più caratterizzata da fenomeni globali: dalla pandemia alla guerra, dalla crisi energetica ai cambiamenti climatici fino ad arrivare ai fenomeni migratori. Sono sempre stato convinto che da soli non si va da nessuna parte e sono fiero di dire ad alta voce che le istituzioni e la società civile salernitana hanno dato una risposta compatta e positiva". 

Russo ha sottolineato la collaborazione istituzionale con le forze di polizia e gli amministratori: "Voglio lasciarvi con una preghiera: amate e difendete fino in fondo questa terra, una delle più estese e belle del mondo; conserva bellezze naturali straordinarie, anzi uniche. Preservate il territorio dalle aggressioni dell’uomo e della natura, cercate di mantenerlo intatto, prendendovene cura non solo nelle emergenze ma, soprattutto, nelle attività di prevenzione e manutenzione. Restate e costruite. Non abbandonate i meravigliosi borghi che popolano questa provincia, meritano una seconda possibilità".

Ai microfoni dei giornalisti, Francesco Russo ha aggiunto: "Lascio una città bella ma anche sporca, forse è il caso di prestare maggiore attenzione al decoro", le parole del prefetto. 

Che poi cita il celebre poeta Alfonso Gatto: "A ognuno di questi angoli, nel bianco murario di una Salerno radiosa e sciroccale nel tepore o nella fredda tramontana dei suoi inverni, forse non sono passato invano".