Napoli

Strategie e programmi della Gesac, società di gestione degli Aeroporti di Napoli e Salerno, sono stati illustrati nel corso di un incontro con gli imprenditori, svoltosi ieri, lunedì 25 settembre, a palazzo Partanna, sede di Unione Industriali Napoli, alla presenza del comitato di presidenza e dei presidenti delle sezioni merceologiche dell’Unione Industriali. Sono intervenuti Costanzo Jannotti Pecci, presidente dell’Associazione imprenditoriale, Carlo Borgomeo, presidente di Gesac e di Assaeroporti e Roberto Barbieri, amministratore delegato Gesac.

In particolare, sono stati presentati gli investimenti in sostenibilità e i principali indicatori di traffico dello scalo partenopeo che chiuderà l’anno con 12 milioni di passeggeri ed un’offerta voli di 113 destinazioni, prevalentemente internazionali, fra cui il doppio volo giornaliero per New York. Il mercato statunitense vedrà, inoltre, a partire dalla primavera 2024, un ulteriore rafforzamento, grazie all’attivazione dei voli per Philadelphia e New York JF Kennedy che si aggiungono al collegamento per Newark/New York, portando a 4 i voli giornalieri da Napoli per gli Stati Uniti.

A settembre lo scalo di Napoli è stato inserito, insieme agli aeroporti di Bruxelles, Praga, Budapest e Fukuoka, nella top 5 degli aeroporti al Routes World Awards, per la categoria 10-25 milioni di passeggeri. I Routes Awards sono il massimo riconoscimento, a livello mondiale, delle best practices a sostegno della connettività aerea, espresso dai voti dei top manager delle compagnie aeree.

Questi significativi risultati operativi sono stati accompagnati da importanti iniziative in campo ambientale che hanno consentito di coniugare crescita e sostenibilità. Sul fronte della riduzione dei gas climalteranti, lo scorso dicembre GESAC ha ottenuto la massima certificazione ambientale in campo aeroportuale: il livello 4+ Transition del programma internazionale Airport Carbon Accreditation di ACI Europe, diventando la diciannovesima società di gestione al mondo ad avere questo riconoscimento - spiegano dalla società aeroportuale regionale -. Il piano di investimenti green, per un importo di oltre 16 milioni di euro, prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici, in grado di produrre progressivamente fino a 6.700 MWh/anno, che alimenteranno i veicoli elettrici circolanti in aeroporto, e interventi di forestazione urbana nelle aree circostanti lo scalo, fra cui il parco urbano di Casalnuovo recentemente inaugurato. Con la piantumazione di 300 alberi e arbusti è stata restituita alla cittadinanza un’area che versava in un totale stato di degrado e abbandono, permettendo, al contempo, l’assorbimento di circa 2 tonnellate di CO2 l’anno.

Non è mancato poi un riferimento sul piano ambientale: "Le nuove procedure di decollo progettate dall’ENAV (Ente Nazionale di Assistenza al Volo), nei primi quattro mesi di sperimentazione (aprile-luglio) hanno ridotto di oltre 200 ore il tempo di sorvolo, con una conseguente minore emissione di rumore e di CO2, stimata in oltre cinquemila tonnellate. Il monitoraggio dei dati è condotto dall’Arpac, la cui veste istituzionale a tutela dell’ambiente e della salute pubblica, è garanzia di terzietà".

Infine, uno sguardo al progetto che prevede la realizzazione dello scalo di Salerno: il Costa d'Amalfi sarà il secondo aeroporto della Regione Campania. Gesac è "consapevole che lo scalo partenopeo non può da solo rispondere alla crescente domanda di trasporto aereo della regione Campania, è impegnata nella realizzazione dell’aeroporto di Salerno che vedrà i primi voli a partire dall’estate 2024. Grazie all’utilizzo delle più avanzate tecnologie disponibili sul mercato, Salerno sarà l’aeroporto più eco sostenibile d’Europa".

“L’aeroporto di Capodichino è una risorsa preziosa per la crescita economica e sociale della nostra area. L’aumento rilevante dei flussi di passeggeri registrati dallo scalo ha, infatti, un effetto pervasivo per lo sviluppo del territorio napoletano e dell’intera regione. L’industria turistica ha ricevuto un considerevole impulso dall’incremento degli arrivi, che ha contribuito alle performance degli ultimi anni, con la sola eccezione della parentesi Covid. Ma, ancora di più, il potenziamento dell’aeroporto, con la crescita delle rotte verso un sempre maggior numero di destinazioni internazionali, ha rappresentato un grande valore aggiunto per il sistema delle imprese del Mezzogiorno, per tante delle quali l’aeroporto di Napoli è diventato un riferimento fondamentale, alla luce di dinamiche produttive e commerciali di respiro sempre più globale - il commento di Costanzo Jannotti Pecci, presidente Unione Industriali Napoli -. È molto apprezzabile che l’aumento dei flussi su Capodichino si coniughi con l’attenzione costante al modello di uno sviluppo sostenibile, dimostrata dalla Gesac in tante circostanze, inclusa la recente apertura di un parco urbano a Casalnuovo. Nel quadro di tale processo virtuoso, l’Unione Industriali Napoli continuerà a collaborare con una realtà che costituisce un’eccellenza imprenditoriale, nella consapevolezza di salvaguardare uno degli snodi strategici per la realizzazione delle politiche di sviluppo definite dai vari livelli istituzionali, cui intendiamo fornire un incisivo contributo”.

“Ringrazio l’Unione Industriali per aver offerto l’opportunità di presentare i risultati gestionali e operativi del nostro aeroporto alla rete delle imprese napoletane con le quali condividiamo finalità e obiettivi, essendo entrambi importanti driver di crescita economica ed occupazionale per tutto il territorio”, ha commentato Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac.