Castelpoto

Sono stati Gianpietro Losapio, direttore generale di NOVA, Consorzio Nazionale Innovazione Sociale, e Mario Morcone, assessore alla Sicurezza e legalità della Regione a consegnare a Vito Fusco, sindaco di Castelpoto (Bn) il premio del contest “MultiMo(n)di” per fare integrazione”, indetto nell’ambito del progetto COM.IN.4.0 Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 – Obiettivo Specifico OS2 Integrazione/Migrazione legale - Obiettivo Nazionale ON 3 - Capacity building.

Partiti in 17, i Comuni selezionati dal progetto COM.IN.4.0 sono rimasti, dopo una prima fase di valutazione, in 12. Di questi, solo due sono stati ammessi alla finale da una giuria tecnica: Castelpoto e Bari. La finalissima è stata poi lasciata al grande pubblico: con il Comune di Bari, Castelpoto ha quasi doppiato Bari nei “mi piace” messi dal pubblico al video prodotto dall’organizzazione del progetto per raccontare quanto sta avvenendo nel piccolo comune sannita dal 2017 ad oggi. 

Presenti a Lecce – nella suggestiva cornice dell'Ex Conservatorio di Sant’Anna e durante il Seminario finale del progetto Com.In.4.0 - Competenze per l'integrazione, - tutti i rappresentanti delle cinque regioni meridionali coinvolte nella finale del contest. Insieme al sindaco Vito Fusco presenti anche l’assessore Giuseppe Tedino e il consigliere Angelo Luisi.

Vito Fusco, commentando l’assegnazione del premio, ha ripercorso la storia di Castelpoto e della sua comunità che, nel 2017, «Quando stavamo vivendo un periodo terribile sotto il profilo della cosiddetta “emergenza sbarchi”, hanno fatto, insieme all’Amministrazione comunale, una scelta coraggiosa: essere accogliente», ha ricordato.

«Abbiamo deciso di fare la nostra piccola grande parte – ha continuato il sindaco Fusco – ed abbiamo scelto il modello dell’Associazione nazionale comuni italiani-Anci dell’accoglienza diffusa, anche se all’inizio con lo scetticismo di tanti. Con l’arrivo delle prime famiglie lo scetticismo ha lasciato il posto al senso profondo di accoglienza che c’è in ogni comunità italiana, soprattutto piccola, come quella di Castelpoto. Il progetto di accoglienza, prima denominato Sprar e oggi Sai, è diventato anche un piccolo driver di sviluppo locale, è nata una cooperativa di comunità, la nostra scuola si è ripopolata ed è diventata la “scuola a sei nazioni”, stiamo recuperando e rigenerando il nostro patrimonio edilizio e il capitale sociale e umano e ben quattro famiglie sono rimaste a Castelpoto. Il premio di oggi riconosce l’efficacia di un percorso che ha dato vita a un modello innovativo di integrazione frutto di una sensibilità collettiva e di un grande lavoro di squadra », ha concluso Vito Fusco.

Il contest, lo ricordiamo, era rivolto agli Enti locali delle cinque regioni del Sud (Puglia, Calabria, Sicilia, Campania, Basilicata), tra cui Comuni sia in forma singola che associata, ambiti territoriali, province, Aree Metropolitane, Asl, Comunità montane e isolane.

Scopo del contest: raccontare e valorizzare le policy e le buone pratiche di integrazione realizzate dagli enti locali e contribuire, generativamente, all’attivazione di pratiche di inclusione dei cittadini stranieri dei Paesi terzi e alla crescita della comunità in un’ottica interculturale.