(f.s.) Giochi del destino. L'ultima volta che il Benevento ha affrontato in assoluto il Brindisi è stato in trasferta ben 29 anni fa (8 maggio 94) e guarda caso anche allora il campo pugliese non era agibile, tanto che i giallorossi di Boccolini chiusero quel campionato sul neutro di Francavilla Fontana. Per la cronaca la squadra sannita si impose per 2 a 0 grazie alle reti di Mastroianni e Forni. Stagione 93-94, quello della promozione dall'interregionale alla C2, per intenderci. Da quella volta Benevento e Brindisi non si sono mai più affrontati, lo faranno lunedì e di nuovo in campo neutro per l'inagibilità del Fanuzzi.
Si è già detto ieri: si gioca a Picerno, piccolo borgo lucano a 720 metri sul livello del mare e in provincia di Potenza, appena 5.640 abitanti. Piccola la città, piccolo lo stadio “Curcio” che ha una capienza di 1.600 posti e prende il nome dal patròn della squadra (uno “zio d'America, emigrato nella Grande Mela a 19 anni) che ha di fatto ricostruito l'impianto per renderlo agibile per la C. Con un terreno sintetico di ultima generazione, che ha ora, dunque, solo un anno di vita.
Piccolo, insomma, ma non spelacchiato come lo sono diventati molti impianti in sintetico di questa categoria. Andreoletti, ovviamente, ripeterà il rituale della partita contro la Casertana: domani pomeriggio ci si sposta di alcuni centinaia di metri e si va a fare la rifinitura al Meomartini, che ha il fondo in erba artificiale.
Tra la serata contro il Taranto e questa insidiosa sfida col Brindisi, passeranno solo tre giorni e mezzo. Servirà recuperare forze e magari favorire qualche avvicendamento. Andreoletti ci sta pensando, la rosa è ampia, ma i giocatori che possono consentire il vero salto di qualità sono ancora dietro con la preparazione. Per rivedere in campo i vari Agazzi, Improta, Terranova, Ciciretti servirà ancora un po' di tempo, fermo restando che nessuno di loro ha “più le tende” in infermeria.
Al di là del campo neutro e senza tifosi, il Brindisi non è da sottovalutare. Giovedì ha battuto il Monterosi e nelle sue fila ha un paio di vecchie conoscenze che rievocano brutti ricordi in casa sannita: Simone Andrea Ganz (segnò una doppietta nel play off contro il Como nel 14/15) che ha già esordito, e Cristian Galano (altra doppietta nella sfida al Vigorito col Bari del 2016/17), che non dovrebbe ancora essere disponibile. Una squadra formata da ottimi giocatori in definitiva, da Bizzotto e Cappelletti in difesa, a Malaccari e Petrucci a centrocampo, passando per Albertini, Nicolao e Golfo sulle fasce e al duo Bunino-Ganz in avanti. Bisogna, come sempre, dare il massimo.