Benevento

“Gli elementi fondamentali che noi oggi abbiamo in campo danno risultati buoni. Abbiamo dati importanti e sono confortanti. Il Pnrr sta cominciando a funzionare, è un’occasione unica per il nostro Paese e per il sud perché può portare a compimento come effetto traino tutta la nostra Italia”. Così Claudio Durigon, Sottosegretario di Stato al Lavoro e alle Politiche Sociali, intervenendo a Benevento al seminario nazionale dei Consorzi Industriali “Sud Invest: la competitività dei Consorzi Asi per lo sviluppo dei territori”.
L'esponente del Governo Meloni ha chiarito ancora “È importante spendere bene queste risorse e che siano efficienti ed efficaci. Inoltre, dobbiamo dare gambe e forza alla ZES altrimenti torneremmo indietro su questa partita. Non possiamo perdere questa occasione”.

Sul palco della terza giornata di Sud Invest il tema del reshoring, le imprese delocalizzate che tornano sui propri passi. Competenze, formazione e valorizzazione delle risorse umane al centro della sfida.

“Per far correre l’economia dobbiamo puntare di più su investimenti privati. Occorre avere lavoratori preparati, formati e disposti ad aggiornarsi”. Così Francesco Di Ciommo, Consigliere Cdp, Prorettore Università Luiss Guido Carli. E ancora: “Occorrono investimenti, non basta lavorare dal punto di vista culturale, bisogna mettere a terra un piano di investimenti che consenta alle università e alla formazione aziendale di investire e di crescere. Necessitano capitali e questi non possono essere pubblici. In Italia dobbiamo guardare ai mercati privati per fare cose che lo Stato non può più garantire perché è indebitato”.

“Innovazione e formazione, dobbiamo fare cose veloci. Dobbiamo sburocratizzare”. Il messaggio di Cosimo Rummo, Presidente e Ad Pastificio Rummo Spa “Noi potremmo passare in poco tempo dal 2 a l 4 % del PIL mondiale, se ci danno le possibilità di operare in crescita, noi come italiani possiamo volare e al Sud spazi significativi ce ne sono. In più, per far crescere le imprese italiane bisogna puntare sulle medie imprese, perché le grandi sono andate già via”.

Paolo Capone (UGL) ha invece dichiarato: “La grande rivoluzione è puntare sulla partecipazione dei lavoratori nella gestione dell’impresa. Questo principio, sul quale stiamo lavorando intensamente, smonterebbe il dogma del marxismo. Possiamo dire che la lotta di classe è finita? Possiamo pensare di unire impresa e lavoratori? Questo è il cambio di paradigma decisivo. Significa passare da uno status sociale ad un altro e di mettere al centro nuove politiche di welfare abbandonando le logiche del secolo scorso abbracciando le nuove sfide che i tempi ci richiedono”.


“La fuga dei giovani è sempre più un problema, nel Sud e nelle aree interne, soprattutto in virtù della verticalizzazione della richiesta di competenze. Ed è dunque indispensabile mettere insieme una formazione di qualità e un fortissimo orientamento giusto a partire già dalle scuole di primo grado”. Il commento di Carlo Mazzone, global teacher prize ambassador.

Infine l'analisi di Adriano Giannola, Svimez: “Siamo in un momento molto delicato e fluido in cui il Pnrr domina la scena senza che siamo esattamente consapevoli di cosa sia. Noi come Svimez da 15 anni stiamo dicendo che il sistema Italia soffre di due grosse penalizzazioni: la prima è il divario nord sud che è tornato quello che era nel 1950, la seconda è il doppio divario perché da almeno vent’anni il nord sta regredendo rispetto alla parte dinamica dell’Europa. È il momento non alimentare alcuna polemica, ma di ragionare con franchezza. Il Pnrr è una grande occasione, bisogna usarlo prioritariamente per realizzare una reazione a catena che rimetta l’Italia nel suo ruolo di grande Paese europeo e mediterraneo”.