Sant'Agnello

Nell'esclusiva intervista a Ottopagine il dottor Piergiorgio Sagristani, ex sindaco di Sant'Agnello, rivolge un invito all'Amministrazione Comunale del sindaco Antonino Coppola a ritornare sulla propria decisione di bocciare il progetto dell'Ospedale Unico valutando i vantaggi che invece possono derivare all'intera comunità peninsulare e sopratuttto alla città di Sant'Agnello trasformando i presunti disagi in un'opportunità.

Quale? Consolidare definitivamente l'area cittadina ritenuta a rischio idrogeologico che però non riguarda la zona dell'Ospedale, ma le altre che insistono sull'intera zona della Piazza e di Viale dei Pini. "Attenzione alle implicazioni di quesro ragionamento" sottolinea Sagristani che non nasconde la preoccupazione per la strada intrapresa dell'Amministrazione a riguardo questo aspetto.

L'ex sindaco tocca infatti alcuni aspetti molto significativi delle problematiche connesse al paventato rischio idrogeologico e nello stesso tempo accoglie alcuni rilievi formulati dalle associazioni ambientaliste evidenziando che in brevissimo tempo si possono trovare le soluzioni idonee e procedere col progetto. "Quello che occorre è la volontà politica del sindaco e del consiglio comunale - sottolinea Sagristani - comprendo la difficoltà che hanno rispetto agli impegni che hanno assunto in campagna elettorale, ma ora si tratta di amministrare il paese dando le risposte giuste senza compromettere neanche il futuro delle politiche comprensoriali su temi scottanti che sono in agenda e che richiedono un approccio collegiale e soluzioni condivise".

All'indomani del voto contrario al progetto da parte del consiglio comunale di Sant'Agnello, il Presidente della Giunta Regionale della Campana Vincenzo De Luca così aveva commentato: "Sant' Agnello è l'unico comune al mondo, non solo in Italia, che rifiuta un ospedale nuovo. Questo ci riempie di commozione. Dobbiamo valutare le obiezioni, non ho ancora visto la delibera del Comune di Sant' Agnello e quando avremo l'atto deliberativo vedremo se ci sono problemi idrogeologici che non sono stati rilevati dall'Università Federico II che ha fatto lo studio geologico. Se ci fossero problemi - prosegue De Luca - vorrebbe dire che noi dobbiamo chiudere pure l'ospedale che c'è adesso a Sant'Agnello. Le due cose non stanno insieme: o c'è una situazione di pericolo e allora chiudiamo tutto, se non c'è la situazione di pericolo si può fare un ospedale nuovo, moderno al servizio di tutta la penisola sorrentina. Ci sono altri sei comuni - ricorda il Presidente della Regione Campania - che premono perché si realizzi un nuovo ospedale".