- "Gestire i casi di bambini e ragazzi positivi al Covid ma asintomatici, sulla base del contesto scolastico e quindi della presenza di altri bambini o insegnanti fragili". E' su questo che si stanno orientando le discussioni del tavolo di lavoro per la scuola, spiega al "Corriere della Sera" il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine di incontri sulla preparazione alle nuove pandemie, sulla copertura assicurativa mondiale e sulla tubercolosi, cui ha partecipato alle Nazioni Unite. "Dobbiamo imparare dalla passata pandemia quanto sia importante investire in prevenzione. Questo vale anche per l'Italia. E non solo per il Covid, ma per le malattie oncologiche e cronico-degenerative: dobbiamo cambiare il paradigma, far capire che investire in prevenzione non e' un costo ma un investimento". Il ministro ha piu' volte rassicurato che non c'e' motivo di preoccupazione per il Covid perche' i sintomi della nuova variante sono lievi. Il ritorno a scuola preoccupa un po' in Italia. "Bisogna avere un atteggiamento di tranquillita', perche' i numeri del contagio sono aumentati, in numero assoluto, pero' c'e' stata di mezzo l'estate e la riapertura delle scuole: due momenti in cui c'e' una grossa circolazione di persone. Pero', quello cui guardiamo oggi e' quante persone poi vengono ricoverate negli ospedali e quante purtroppo finiscono nelle terapie intensive per una malattia piu' grave. Questo, oggi, e' assolutamente sotto controllo. E' chiaro che stiamo monitorando con grande attenzione proprio i problemi legati agli studenti".
Crescono ancora i casi di COVID-19 in Italia, anche se l'aumento risulta più contenuto rispetto a quello della scorsa settimana. Nel periodo dal 14 al 20 settembre si registrano 36.777 casi, in crescita del 17,3% (l'aumento della scorsa settimana era stato invece del 44,4% con 30.777 nuovi contagi). E' quanto emerge dai dati del monitoraggio COVID-19, a cura dell'Istituto superiore di sanità e del ministero della Salute.