“Non mi sembra giusto che Angelo Vassallo sia ricordato solo una volta all’anno ed in occasione del 5 settembre quando venne ucciso. Capisco che questa mia dichiarazione possa sembrare polemica, ma è quello che penso e che mi sento di dire in questo momento. Vorrei che la sua figura vivesse in tutti ogni giorno e non solo in questa triste ricorrenza». Angelina, la moglie del sindaco-pescatore, è schietta. «Può darsi che per me Angelo possa essere una persona speciale. Di certo si tratta di un sindaco che è stato ucciso, un rappresentante delle istituzioni. Anche se sindaco di un piccolo centro, credo che meriti più attenzione».
Quindi il pensiero a Franco Roberti, procuratore nazionale antimafia: «Grazie per il pensiero affettuoso e per la promessa che la verità sarà trovata».
«Dateci l’assassino del nostro Angelo. A cinque anni di distanza dal delitto credo che sia giusta questa richiesta. Perchè con l’accertamento della verità su tutto quanto verificatosi quel 5 settembre ecco che ogni giorno sarebbe tutto più facile per ciascuno di noi, l’intera comunità di Pollica e anche per quella del Cilento». Questo il pensiero di Antonio Pisani, succeduto ad Angelo Vassallo a sindaco di Pollica, che non intende abbassare la guardia.
«In questi anni abbiamo fatto di tutto per aiutare gli inquirenti a trovare la verità che, speriamo, ci venga effettivamente restituita quanto prima. Anche se nulla potrà ridarci il nostro Angelo». Respinta l’idea che il sacrificio di Angelo Vassallo sia stato dimenticato. «Assolutamente, per quanto mi consta, non credo in alcuna forma di oblio. A Pollica come in tutto il Salernitano le persone chiedono che sia fatta luce su questa vicenda. Che l’ impegno degli inquirenti possa offrire i risultati che tutti noi ci attendiamo per il bene di questo territorio». Anche se il primo cittadino non risparmia una riflessione critica. «Non credo che possa servire solo spegnere o accendere le luci per accertare la verità. Verità che sarebbe utile anche per evitare certe inutili polemiche che puntualmente si registrano intorno alla vicenda di Angelo.le polemiche non aiutano a ricordare». Pisani, quindi, rivendica di avere agito alla guida dell’amministrazione nel segno della continuità rispetto all’azione di Angelo Vassallo. «Non lo so se si poteva fare meglio o di più. Di certo io non sono Angelo e sono, nel bene e nel male, una persona diversa».
Redazione Sa