Bacoli

Non hanno raggiunto l'obiettivo i firmatari della mozione di sfiducia al sindaco Josi Della Ragione che con 9 voti contrari, 7 favorevoli e 1 astenuto resta al suo posto alla guida della municipalità.
L'obiettivo di "mandare a casa" il leader di freebacoli è una costante perseguita dalle forze di opposizione che hanno tentato l'operazione che però non è andata a buon fine. A firmare la sfiducia sono stati gli esponenti di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Diamo a Bacoli col sostegno esterno, cioè di forze non presenti in consiglio comunale, di Lega, Insieme per Bacoli, il Pappice e Italia Viva.

Il consigliere Nello Savoia aveva invocato il ritorno alle urne: "...Questi anni, oltre ad aver raccontato il nulla amministrativo, sono stati macchiati persino da atteggiamenti di intimorimenti, inaccettabili e vanno condannati. Riteniamo che in questo momento l’unica soluzione sia rappresentata dalle elezioni, candidando persone con comprovate capacità, cercando di improntare il governo del paese sulla condivisione, affinché simili situazioni non accadano più".

La replica del primo cittadino: la sfortuna dei miei avversari è che la gente ci conosce, sa chi siamo

Il sindaco Della Ragione ha così commentato la vicenda: "C’è chi ha provato a ”far cadere il sindaco”. Ad ogni costo, anche illecito. Senza però riuscirci. C’è chi ci prova da quattro anni ed oltre. Mosso da gelosia, rabbia, frustrazione. Senza però riuscirci mai. E più non ci riescono e più aumenta il loro livore. Come se fosse un fatto personale. Riducendo la politica a mero chiacchiericcio. Un inciucio continuo. Fino all’attaccante selvaggio. Non ci riescono con chi amministra? Tanto meglio. Si passa ai familiari. E così figli, mogli, sorelle, fratelli, nipoti, cognati, mariti, madri e cugini, diventano tutti colpevoli. Colpevoli di avere un parente in Municipio. Perché qualsiasi cosa facciano, è un piacere concesso da consiglieri di maggioranza, assessori, sindaco. Perdono ogni autonomia, ogni capacità, ogni professionalità. E, senza alcun ritegno, vengono attaccati quotidianamente. Con tanto di nomi e cognomi.

Della Ragione: "...Sono odiatori seriali, che ci mettono alla gogna sui social"

Messi alla gogna, sui social, da parte del solito gruppetto di odiatori seriali. Di chi fa della calunnia, un mezzo di offesa cieco ed incondizionato. Di chi si agita, si affanna. Con tanto di bava che cola dalla bocca. Ed occhi spiritati, indemoniati. Si trasformano. A suon di profili fake. E di fake news. Come fa il toro, quando vede il panno rosso. Perdono il senno, la ragione. E sparano bugie, menzogne. A loro, ogni mia sincera solidarietà. Mi spiace essere il loro incubo. Spero guariscano. Ma, ove ciò non accada, mi spiacerà davvero molto essere ancora la loro ossessione. Ancora, ed ancora. A lungo. Molto a lungo. Dicevo. Con il fumo che fuoriesce dalle orecchie, insinuano intrallazzi, magagne. Inciuciano. E farebbero anche tanto ridere. Se, in verità, non ci fosse solo da piangere. Ci sarebbe da rispondere. Tanto da replicare. Ma mi rifiuto. Perché non si può accettare che il dibattito politico, il consiglio comunale, venga trasformato in un bar del pettegolezzo. Un pozzo del degrado, senza fondo. Permettetemi, però, solo una considerazione.

La citava spesso il mio amato ed indimenticato maestro, compagno, Giuseppe Scotto di Luzio. “La gente ci conosce. La vostra sfortuna, è che la gente ci conosce tutti. Sa chi siamo noi. E, soprattutto, sa chi siete voi”. Mi fermo qui. Allo stesso modo di sempre. Perché l’unica risposta efficace, è questa. Un sorriso. Una risata. Voi odiateci sempre, più forte. Perché noi vi ameremo sempre di più. Dispensando sorrisi radiosi. E continuando a lavorare per la nostra terra. Per amore di Bacoli. Con più tenacia, passione. Un passo alla volta.