Solofra

Dolore e cordoglio a Solofra, comune in provincia di Avellino, dove era nata e cresciuta Maria Rosa Troisi, la 37enne uccisa con una coltellata alla gola, ieri a Battipaglia da suo marito. La comunità solofrana si stringe intorno a sua zia, adalcuni familiari che vivono in paese. La giovane donna e madre si era trasferita a Battipaglia circa dieci anni fa, quando si era sposata. Casalinga e catechista Maria Rosa lascia due figli. La sua vita è stata spezzata da Marco Aiello suo marito, idraulico 40enne. Il dramma si è consumato durante litigio nella villetta di via Flavio Gioia nella frazione Lago, zona affollata soprattutto di case vacanze di Battipaglia.  Aiello l'ha uccisa con una pugnalata fatale alla giugulare. Con una telefonata giunta ai Carabinieri intorno alle 12.30 di mercoledì si è  svelato il dramma familiare di Battipaglia. Marco Aiello, 40 anni, ha chiamato le forze dell’ordine, inizialmente segnalando una lite in famiglia. Tuttavia, ciò che è emerso successivamente ha rivelato una situazione ben più tragica. "Ricordo la giovanissima Maria Rosa, abitava nelle case popolari del nostro comune. Siamo distrutti per questa tragica morte. Maria Rosa era una ragazza dolce e solare. Siamo vicini ai familiari in queste tragiche ore. Il nostro pensiero in queste ore strazianti è rivolto soprattutto ai due bambini di Maria Rosa, che stanno vivendo questo tragico momento" Così il sindaco di Solofra Nicola Moretti, ricorda la giovane madre uccisa dal marito. 

Quando i militari sono arrivati in via Flavio Gioia ieri, frazione Lago di Battipaglia, hanno fatto la terribile scoperta. Il corpo di Maria Rosa Troisi, 37 anni, giaceva in cucina in una pozza di sangue, vittima di un unico fendente alla gola, inflitto dal marito Marco. Questo brutale femminicidio sembra essere il culmine di una violenta lite. Ed è su questo che gli investigatori sotto la guida del capitano Samuele Bileti stanno cercando di fare luce.