Benevento

Al via al Teatro Vittorio Emanuele a Benevento, dopo la presentazione di questa mattina al Senato, Sud Invest, evento organizzato da ASI e Ficei di Benevento sul tema dello sviluppo del Mezzogiorno 

A fare da padrone di casa il presidente ASI Benevento, Luigi Barone che spiega: "Sono tanti i temi sul tavolo e gli ospiti che arriveranno per trattarli qui a Benevento, dalle Zes alle energie alternative e non solo. Sulle Zes in particolare diciamo che il disegno che ne vuole una unica non ci convince".

Il vicesindaco di Benevento, Francesco De Pierro: "Onorati di avere tanti ospiti qui in città. Ficei e Asi si sono resi protagonisti di una manifestazione importantissima e li ringraziamo. Evento di questo tipo non si organizzava da anni e oggi c'è un importante momento di riflessione in un teatro che era chiuso da dodici anni e si è riaperto grazie alla nostra amministrazione. Inoltre si consente di fare diventare Benevento sempre di più città di turismo congressuale. Nel Mezzogiorno le ASI sono concepite come dato attrattivo per le aziende: convinto come Barone che vada approfondito discorso su Zes unica. Si dovrebbe aiutare imprenditore con forza economica e fiscale, non esprimiamo pregiudizi ma alcuni temi devono essere chiariti meglio" 

Il convegno riprende con la presentazione del rapporto sulle ASI in Italia di Andrea Ferroni.

Il presidente di Ficei Visconti: "La seconda manifattura d'Europa e la quinta economia mondiale non può prescindere da un impianto infrastrutturale in particolare in un momento come questo. In tal senso le aree industriali meridionali possono svolgere un ruolo fondamentale, pur con i dovuti collettivi. Abbiamo vinto la battaglia della sburoctatizzazione come Ficei, però conosciamo cosa vuol dire autorizzare insediamento industriale...centralizzare tutto a Roma pone perplessità. La Zes unica significherà qualcosa se assieme a questa ci saranno accelerazioni. La sfida energetica poi può fare una grande differenza. Oggi vanno accesi i riflettori sulle aree industriali, anche accettando un piglio critico perché siamo pronti a metterci in discussione ". 

E il commissario della Camera di commercio Irpinia Sannio Girolamo Pettrone: "Siamo particolarmente lieti di aver aderito e di collaborare nella realizzazione di questo convegno. Lieto anche per la collaborazione che ho subito trovato in città. Abbiamo già dato mandato per ristrutturazione del fabbricato accanto alla Chiesa di San Bartolomeo" 

Poi la seconda parte del convegno riguardante le opportunità delle rinnovabili (e della necessità di superare le diffidenze). 

Letizia Magaldi: "Come tutte le sfide possono esserci delle diffidenze. Dobbiamo ricordare che il mondo va verso le rinnovabili, è inevitabile. Tecnologie ci sono, necessario costruire infrastrutture dell' accumulo: quanto più si investirà in tal senso tanto più velocemente si andrà. Giacimenti fonti fossili sono state un patrimonio, oggi lo sono le aziende che producono tecnologia"

Simone Togni di Anev: "Tema delle diffidenze importante: uno degli elementi alla base è l' informazione scorretta. Per l' eolico si contesta impatto paesaggistico o su avifauna: collaboriamo con Legambiente però anche per protocolli d'intesa in tal senso. Oggi fare energia da rinnovabili costa meno che produrla da fonti fossili o dal nucleare: corretto mettere anche questi elementi sul tavolo. Road map prevede completamento transizione energetica per il 2050. Campania è regione più virtuosa perché ha tempistiche previste da normative per procedure amministrative". 

E il presidente di Legambiente Stefano Ciafani: "fondamentale avere quadro di riferimento ben chiaro. Se mondo ambientalista si preoccupa di ridurre uso fonti fossili bisogna fare in modo che impianti che garantiscono uso crescente di fonti come sole e vento possano essere sfruttate sempre di più. C'è necessità di fare impianti di questo tipo, serve coraggio ma anche coerenza e concretezza, cose che un po' mancano nell' universo ambientalista. Troppi impianti? Noi siamo ossessionati dalla devastazione paesaggistica che arriverà da crisi climatica...da paesaggi che arriveranno da scioglimento ghiacciai eccetera. Chiaro che impianti vadano disciplinati , vada seguita la tecnologia, che si debba fare repowering con semplificazione in merito, ridisegnando paesaggi". 

Chicco Testa: "Rinnovabili hanno due nemici: eccesso di retorica e mancanza pragmatismo. Pensare di risolvere i problemi di India e Cina come emissione facendo impianti solari. Non possiamo chiedere a indiani di restare poveri.  Non servono eccessi di ideologismo". 

Gerardo Canfora, rettore Unisannio. "Oltre le diffidenze bisogna combattere le sovrasperanze: a volte attese eccessive possono non corrispondere a realtà dei fatti. Noi abbiamo fatto investimenti importanti nel settore dell'energia: tra i primi atenei a sviluppare un corso in ingegneria energetica e continuiamo ad andare avanti. Vanno affiancati i processi con la conoscenza. Io penso che una partita importante sia quella dell'accumulo e quello della complementarità".