Benevento

(f.s.) Più che “turn-over” lo chiameremmo “ritocco”, non dovuto alla stanchezza dell'impegno ravvicinato, ma proprio ad un miglioramento della inquadratura che ha giocato a Caserta. Già il rientro di Capellini consente di ripristinare la vecchia linea a tre difensiva centrale (Berra, Capellini, Pastina), in modo da avere grande scelta per i due “quinti”. Diciamo che al di là della prova in terra casertana a sinistra non dovrebbe mancare Benedetti, mentre a destra Andreoletti potrebbe dare fiducia a Karic che in quel ruolo non ha affatto demeritato, dando per contro un turno di riposo a El Kaouakibi. Da scegliere il trio di centrocampo che non prescinde da Talia, che può contare su Pinato e Simonetti in crescita e può persino mettere in lizza Andrès Tello. Il colombiano sta bene e sembra un delitto lasciarlo fuori. Allora può prendersi un posto in mezzo al campo o persino fare da elastico in avanti con Ferrante, se il tecnico decidesse di dare un turno di riposo ad Alessandro Marotta. Anche questa può essere una soluzione in una partita non certo semplice contro il Taranto. 

Non sono ancora pronti e non sarebbe opportuno forzarne il rientro né Improta, né Agazzi, né Ciano, anche se Andreoletti potrebbe portare qualcuno di loro in panchina. Stessa considerazione per terranova, che è certamente quello che sta meglio di tutti, ma col rientro di Capellini può prendersi un altro po' di tempo prima dell'esordio.

Anche domenica sera si sfideranno due assetti speculati. Capuano svaria tra il 3-5-2 e il 3-4-3, molto dipenderà da come vorrà interpretare la gara. Nelle file tarantine mancherà il bomber Cianci, ex Catanzaro, che sconta un turno di squalifica. Reintegrato invece Ferrara a cui però, a quanto pare, non sarà data la fascia di capitano.