Telese Terme

E’ stato firmato ieri l’accordo tra il Comune di Cerreto Sannita capofila dell’Ambito B04, il Comune di Telese Terme e la Cooperativa Sociale Social Lab76 di Benevento che riconosce la struttura denominata "Casa L.E.I”, ubicata in Telese Terme (BN) accreditata dall’Ambito B04 al funzionamento di struttura socio assistenziale di tipologia Casa di accoglienza per donne maltrattate come Casa Rifugio dell’Ambito B4.

"La start-up avviata dal comune di Telese Terme, con il finanziamento regionale, che ha consentito l'apertura della casa LEI, prosegue e la casa rifugio diventerà casa di ambito, gestita dalla cooperativa social lab 67", evidenziano dalla cittadina termale.

“L'intesa siglata tra i due enti e la cooperativa è un risultato per il nostro territorio e si inserisce nel contesto delle iniziative volte a combattere il fenomeno sempre più dilagante della violenza sulle donne – afferma il sindaco del Comune di Telese Terme Giovanni Caporaso -. Costruire la rete territoriale non è uno slogan, ma un impegno fattivo che abbiamo tradotto in azioni concrete che hanno coinvolto le istituzioni e il terzo settore e vogliono arrivare alla società civile. Ritengo che dare vita ad esperienze virtuose e tangibili sia lo strumento più utile per sensibilizzare e formare la società e soprattutto i giovani alla cultura della non violenza, soprattutto sulle donne”.

“È un progetto che ho visto nascere e crescere, non senza difficoltà – aggiunge l'assessore alle pari opportunità del Comune di Telese Terme, Filomena Di Mezza -. Con l'ausilio degli uffici comunali e di chi ha gestito sin dall'inizio questa struttura abbiamo attivato tanti servizi collaterali necessari a garantire protezione, accoglienza e autonomia alle vittime di violenza e ai loro figli nella nostra città; uno fra i tanti la residenza fittizia seconda in Italia solo dopo Torino. Un risultato che mi sento di condividere con tutti coloro che hanno creduto in questo progetto. Continuerà di qui in avanti il nostro lavoro di affiancamento e di supporto alla cooperativa e alle donne, che si arricchirà di altre iniziative e progetti che saremo pronti a promuovere e sostenere”.

L’impegno delle parti è quello di favorire la realizzazione di un sistema di accoglienza e di ospitalità che sia integrato con gli altri servizi e azioni previsti dal Piano di zona dell’Ambito B4.

“Un traguardo per l’intero territorio – commenta il Sindaco di Cerreto Sannita Giovanni Parente – fortemente perseguito con l’obiettivo di contribuire in modo concreto alla lotta contro la violenza sulle donne. Un presidio che rappresenta un passo in avanti e un'opportunità per tutte quelle donne che vivono situazioni di disagio in casa o in famiglia. Una mano tesa a chi ne ha bisogno, un simbolo di civiltà e di rispetto.”

Maria Grazia Di Meo, Presidente della Cooperativa Social Lab76, si dice entusiasta e soddisfatta per il risultato raggiunto: “L’obiettivo di CASA L.E.I. è stato, sin dalle prime battute, quello di potenziare l’assistenza e il sostegno alle vittime, fornendo supporto alla rete dei servizi territoriali, dei centri antiviolenza e dei servizi di assistenza alle donne – dice Di Meo -. È una struttura ad indirizzo segreto che fornisce accoglienza, protezione e ospitalità alle donne (sole o con figli e/o figlie) che subiscono violenza e per le quali si rende necessaria l’attivazione di un percorso di protezione, fuoriuscita dalla violenza e riconquista dell’autodeterminazione. La firma di questo Protocollo rappresenta, per noi della Social Lab76, una legittimazione non solo dell’importanza della struttura sul territorio ma dell’intero lavoro svolto in questi anni, dell’impegno profuso in favore delle donne che vivono situazioni di difficoltà e di contrasto alla violenza di genere. Non un punto di arrivo, bensì un punto di partenza: a breve presenteremo una serie di iniziative, che andranno dalla formazione specifica sul contrasto alla violenza di genere alla sensibilizzazione sulla tematica stessa, con l’intento di raggiungere l’intera comunità dell’Ambito B04 cercando di creare nuovi presidi, mettere in relazione quelli esistenti e consolidare tutta quella rete che è rappresentata dai servizi territoriali con i quali ci interfacceremo costantemente, in un’ottica di collaborazione e supporto reciproco”.

 


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