Napoli

Sono preoccupato perché in passato, laddove sono stati aperti questi Cpr, alla fine non è che in 18 mesi si risolvono i problemi: non vorrei che si creassero dei lager che poi alla fine creano più conflitti e problemi di quelli che si vogliono risolvere, su questo mi muoverei con grande attenzione".

Lo ha detto Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, parlando a margine del convegno 'Un paese due scuole. La dispersione scolastica in Italia' oggi a Palazzo Strozzi a Firenze. Il sindaco ha spresso dubbi sulla realizzazione di nuovi Centri di permanenza per i rimpatri (Cpr) e la modifica del termine di trattenimento di chi entra illegalmente in Italia, innalzato a 18 mesi, limite massimo consentito dalle attuali normative europee. Dopo l'annuncio dei giorni scorsi in seguito all'emergenza sbarchi registrata a Lampedusa è arrivato in Consiglio dei ministri il via libera alla stretta dell'esecutivo sulla gestione dei flussi migratori.

"Dobbiamo partire da una constatazione - ha proseguito Manfredi - questi fenomeni migratori sono epocali, e tutti i governi sono in difficoltà. Quello che credo è che dobbiamo un po' dire la verità alle persone, e cioè che l'idea che noi possiamo fermare questi fenomeni migratori è un'idea impossibile, quello che ci vuole è da un lato una programmazione perché l'Europa ha bisogno di più persone, più lavoratori e di più famiglie, quindi bisogna aumentare i flussi regolari. Ma ci vuole anche più coesione europea: L'Italia non è la frontiera di se stessa, è la frontiera d'Europa, quindi un'Europa vera e seria si fa carico di questi problemi in maniera condivisa"