E' protesta ad Avellino per l'aumento dei costi per la mensa scolastica. In mattinata una delegazione di mamme ha aspettato invano di poter incontrare il sindaco Festa per chiedere spiegazioni.
“Ci sentiamo ingannate perchè se avessimo saputo dell'aumento a tempo debito, ovvero quando era il momento di effettuare l'iscrizione, avremmo scelto una scuola in cui non era previsto il tempo pieno. Lo scorso anno venivano dati pasti freddi perché nel plesso non c'è la cucina, inoltre c'erano continui cambiamenti al menu, che non venivano comunicati alle famiglie, e poca varietà. I bambini mangiavano sempre le stesse pietanze”.
Il Comune, dal canto suo, fa sapere che, rispetto all'anno scorso ed all'appalto precedente (quest'anno parte un nuovo appalto con importo a base di gara più alto) si pagheranno: per la seconda fascia, con isee fino a 6.000 euro, 2,74 euro a pasto rispetto ai precedenti 2,16, con aumento di 47 centesimi. Per la terza fascia, con isee da 6.000 in poi, 5,02 euro rispetto ai precedenti 3,68, con aumento di 1,34 centesimi.
Il tutto, come spiegato nella determina di rideterminazione delle tariffe, a causa dell'aumento di tutti i costi sostenuti per il servizio: materie prime (prodotti alimentari e imballaggi) e energia. La prima fascia, per chi ha reddito zero, resta in esenzione: 0 euro a pasto.