Salerno

Paulo Sousa si presenta in conferenza stampa sereno ma certamente amareggiato per il risultato. La sconfitta per tre reti a zero contro il Torino di Juric spinge i granata nelle zone basse della classifica e ora si appresta a vivere i prossimi giorni con molta tensione.

Sousa salva solo la mentalità e la sinergia con il pubblico

Sul match, Sousa afferma che "Oggi non andrei a parlare dei singoli. Oggi abbiamo sbagliato tutti qualcosa. Non tanto sull'atteggiamento. Mi dispiace per loro perché hanno avuto una bella settimana di lavoro. Mi dispiace per il risultato. Ci sono stati degli episodi che non ci hanno aiutato. Poi abbiamo cambiato qualcosa, abbiamo avuto delle occasioni subito nel secondo tempo, ma di lì a poco abbiamo preso il terzo gol.

"Io son molto realista. Vedo molta propositività, i ragazzi si allenano bene. Poi c'è una buona sinergia tra giocatori, dirigenza e tifosi. Per questo vedo tutta la possibilità di cambiare e arrivare a migliorare. Noi siamo una squadra che sa vincere e che l'anno scorso per undici partite non ha perso. Quando si risolveranno quelle dinamiche interne saremo ancora più competitivi. Noi dobbiamo solo continuare a lavorare, essere positivi".

Su cosa salva della giornata di oggi, il tecnico è lapidario: "Mentalità e sinergia con il pubblico"

Il mister non è stanco della Salernitana

E se abbia ancora voglia di allenare la Salernitana, invece, Sousa è molto più positivo. "Alla grande. Molto di più rispetto all'anno scorso. CI sono dei giovani da integrare e stiamo cercando di farlo il prima possibile. Io ho fiducia in questo gruppo, in tutti i ragazzi che abbiamo a disposizione".

E sul bilancio di questo inizio stagione, Sousa glissa. "Io sono sempre stato molto realista e analitico. Quello che ho dovuto dire, l'ho detto. Oggi, mi concentro su quello che ho".

Infine, una nota tattica legata alle troppe reti subite."Sulla fase difensiva c'è molto da lavorare. Abbiamo migliorato rispetto a quello che subivamo inizialmente, però continuiamo a fare errori a livello individuale. A livello collettivo invece credo che siamo migliorati, specialmente nell'interpretazione della fase difensiva. Quando la nostra linea offensiva è capace di ridurre gli spazi, accorciare indietro, allora siamo capaci di difendere meglio.