Il Consiglio comunale ha deciso: non sarà realizzato il nuovo ospedale al posto dell'attuale distretto sanitario perchè la procedura viola norme urbanistiche che sono state rilevate dalle ossservazioni presentate dalle associazioni WWF, Italia Nostra e Centro Culturale "M. Crawford" oltre a un privato. Accogliendo i rilievi mossi, la maggioranza del sindaco Antonino Coppola ha chiuso la partita sul progetto dell'Asl Napoli 3 Sud, finanziato con fondi statali e regionali, col quale si puntava a realizzare un nosocomio moderno e funzionale a servizio della Penisola Sorrentina e di Positano.
Conflitto di interessi: si assentano Pietro Gnarra e Corrado Fattorusso
Non sono mancate le sorprese nella seduta consiliare cui hanno partecipato molti animatori del Comitato Civico, presieduto dal leader dei 5Stelle Rosario Lotito, nato per bloccare la realizzazione dell'opera. Innanzitutto le assenze, quella del consigliere Pietro Gnarra, primario di chirugia degli Ospedali Riuniti della Penisola Sorrentina, che evidentemente ha ravvisato nella sua partecipazione alla discussione e al voto sul progetto dell'Asl un possibile conflitto di interessi. Seconda, quella non prevista, dell'assessore Corrado Fattorusso che in apertura dei lavori ha annunciato di assentarsi per un conflitto di interessi con l'argomento all'ordine del giorno, senza specificarne però la natura.
Sempre a proposito di possibili conflitti d'interessi l'opposizione consiliare del Gruppo "Sant'Agnello prima di tutto" per bocca del suo capogruppo Giuseppe Coppola ha contestato il possibile conflitto di interessi in capo a tre altri esponenti della maggioranza: il sindaco Antonino Coppola e il vice sindaco Maria Russo, entrambi dipendenti dell'Asl Napoli 3 Sud, cioè la proponente del progetto del nuovo ospedale, e l'assessore Ester De Maio dipendente regionale, cioè l'ente che ha finanziato l'opera.
Contestazioni, quest'ultime, che però non sono state recepite dagli interessati che hanno partecipato al dibattito e al voto finale che ha bocciato la realizzazione dell'opera la cui idea e successivo iter era stato avviato sin dal 2010.
Nella discussione sia la maggioranza sia l'opposizione hanno sciorinato le rispettive interpretazioni della normativa urbanistica per affermare, la prima, la validità delle contestazioni al progetto, la seconda la loro inconsistenza. Un confronto che praticamente ha visto le parti in causa mantenere le reciproche posizioni col sindaco Coppola che ha tirato le somme pronunciando parole di fuoco contro i sostenitori dell'opera e denunciando di aver subito pressioni e minacce per rivedere la propria posizione.
Antonino Coppola: ho subito pressioni indebite, minacce, attacchi personali...
"Il nostro “silenzio” delle ultime settimane sulla questione Ospedale Unico forse ha tratto in inganno molti. Non era mutismo. Era un silenzio operoso, fatto anche di ascolto. Nasceva dalla ferma volontà di affrontare una questione complessa con senso di responsabilità e piena consapevolezza.
In questi mesi abbiamo subito di tutto. In ordine sparso: pressioni indebite, minacce più o meno velate, assurde strumentalizzazioni e illazioni, meschini attacchi personali (peraltro facilmente rimandabili al mittente), ingerenze sguaiate e sgrammaticate.
Tutto confezionato con tecnica simil-squadrista che ha trovato forza anche in alcuni casi in una logica da branco. Nonostante ciò, non ci siamo mai siamo sottratti al confronto né lo faremo in futuro. Non abbiamo arretrato di un millimetro, non per capriccio né per calcolo, ma esclusivamente perché consapevoli che tutto il progetto Ospedale Unico è stato impacchettato e imbellettato in maniera frettolosa e per certi versi approssimativa con numerose falle nel procedimento, forzature delle norme tecniche e giuridiche ed altre criticità assolutamente non superabili.
Bastava, solo volendo, farsi guidare dalla ragione e dal buon senso.
Noi, intendo tutto il nostro gruppo, non abbiamo interessi personali da difendere, di nessun tipo. Qualcun’altro non lo so e neanche mi interessa. Le ragioni che ci vedono contrari sono tante, fondate, sostenute dai fatti, vengono da lontano e, lo ripeto, non sono finalizzate a difendere posizioni, incarichi o altri interessi di nessun tipo".
Col voto della maggioranza stop al progetto del nuovo ospedale
Lo stop al nuovo ospedale prospetta una serie di interrogativi per quanto concerne le reazioni conseguenti al voto da parte sia dell'Asl Napoli 3 Sud, sia della Regione Campania che per la sola progettazione ha speso circa 5 milioni di euro. A chi saranno addebitati questi soldi? L'opposizione consiliare ha chiesto di inviare alla Corte dei Conti tutta la documentazione per le eventuali responsabilità di danno erariale.
Per comprendere i possibili sviluppi della vertenza che oppone il Comune di Sant'Agnello praticamente all'Asl, alla Regione e agli altri comuni co-proponenti del progetto Ospedale Unico, bisognerà attendere i prossimi giorni e le iniziative che saranno intraprese dai diversi soggetti interessati. Quello che invece non sembra essere stato considerato dalla maggioranza consiliare è il fabisogno del territorio di una sanità moderna, efficiente, in grado di rispondere in modo adeguato alle esigenze dei cittadini e dei turisti.
Non a caso i sindaci dell'area avevano rivolto un appello-diffida al sindaco di Sant'Agnello affinchè non bocciasse l'opera e sicuramente i contraccolpi di questo voto si ripercuoteranno sulle politiche sovraccomunali che, nel corso degli anni, hanno visto tutti i sindaci lavorare all'unisono per dare risposte concrete alla Penisola Sorrentina.