Avellino

Ritmi serrati perché la gara di Castellammare, giocata di lunedì sera, ha determinato il ribaltone in panchina dopo appena due turni di campionato, con il martedì gestito con l'addio a Massimo Rastelli e la concretizzazione dell'accordo con Michele Pazienza e con il mercoledì da annuncio ufficiale, presentazione e primo allenamento alla guida dell'Avellino.

Subito un match dall'alto impatto

"Il treno non è sui binari giusti. Velocemente con i colloqui, con le intuizioni bisognerà rimettere il prima possibile questo treno sui binari": così Pazienza ha definito l'Avellino e per l'allenatore di San Severo è già l'ora delle prime scelte. In conferenza stampa il tecnico ha chiesto un cambio di passo alla rosa per una sfida che cercava e che si presenta ancora più difficile dopo l'avvio negativo chiamato a cancellare nell'immediato. Pazienza riparte dall'avversario con cui ha finito il buonissimo triennio all'Audace Cerignola. Domenica (ore 20.45) al "Partenio-Lombardi" sarà sfida contro il Foggia e si attende anche la decisione del GOS per la modalità con cui sarà disputata la gara (sembra destinata a essere giocata senza la tifoseria ospite).

Ritmo deciso sin dalla prima seduta

Nell'allenamento subito ritmi alti con la ricerca della costruzione dal basso, intensità e richiesta di comunicazione decisa tra le pedine in campo: Pazienza sa di dover ricalibrare un gruppo uscito frastornato dalle due sconfitte consecutive nelle prime due uscite di campionato, parso in ritardo di condizione fisica, ma soprattutto privo di gestione degli spazi, con un centrocampo impacciato nella doppia fase. È rientrato subito in gruppo Salvatore Pezzella, assente al "Menti" per un attacco influenzale. Solo differenziato per Luca Falbo e Francesco Maisto. Thiago Cionek, bloccato dall'influenza, ha saltato la seduta. Recupero immediato, invece, per Ignacio Lores Varela, uscito per infortunio a Castellammare, ma subito in gruppo. Le prossime sedute risulteranno determinati per la scelta del modulo dopo le difficoltà nette emerse con il 4-3-1-2 con un gioco completamente sbilanciato sulle corsie.

La scelta della continuità in panchina non ha pagato

Giorgio Perinetti si è preso le sue responsabilità per aver prospettato alla proprietà l'opportunità di una continuità in panchina puntando, invece, sulla rivoluzione nella rosa che però non è bastata almeno con Massimo Rastelli, sentito anche nelle scorse ore dalla dirigenza come sottolineato dal direttore dell'area tecnica nel corso della conferenza stampa di presentazione in cui il capitolino ha anche voluto cancellare dubbi. Pazienza è stata sin da subito la prima scelta nelle ore dell'esonero di Rastelli.