Avellino

Dopo l'esonero di Massimo Rastelli, inizia l'avventura di Michele Pazienza sulla panchina dell'Avellino. Il tecnico, reduce dall'esperienza al Cerignola, è stato presentato in conferenza stampa. Presenti anche il direttore dell'area tecnica Giorgio Perinetti e lo staff composto dal viceallenatore Antonio La Porta, dal preparatore atletico Leandro Zoila e dall’allenatore dei portieri Angelo Pagotto.

A prendere parola è stato proprio Giorgio Perinetti: "Quando si cambia è sempre sinonimo che qualcosa non è andato bene. Dunque non si può essere del tutto felici nel presentare una novità perchè si è dovuto provvedere a fermare qualcosa che è partito. Ringrazio Rastelli e il suo staff per la dedizione e l'impegno. L'esonero dopo due giornate può sembrare prematuro, ma ci sono momenti in cui si sente la necessità di intervenire".

"Già nella preparazione abbiamo notato delle difficoltà, abbiamo continuato a tesserare giocatori e allontare chi non era gradito. Arrivato il campionato sono arrivate le prime due sconfitte. La verità è che non si sono trovati gli antidoti ai problemi, dunque abbiamo deciso di cambiare e la nostra scelta è stata Michele Pazienza, che ha sempre dimostrato di avere personalità, coraggio e idee".

Ecco le dichiarazioni del nuovo allenatore dell'Avellino: "Le situazioni che si sono create durante l'estate con altre squadre ormai vanno messe da parte. - ha affermato Pazienza - Quando non si è convinti di sposarsi si va avanti e si cerca la soluzione giusta. Andando via da Cerignola, non ero alla ricerca di un contratto ma avevo la necessità di cercare quel club che riuscisse a darmi la possibilità di crescere ancora. Per questo ho accettato di venire ad Avellino".

"Il direttore oggi mi ha dato il primo insegnamento ripartendo da una presa di coscienza di una scelta che non ha funzionato dicendolo pubblicamente. Questo dovrà essere il nostro punto di partenza. Per quelle che sono le aspettative, questo treno va messo sui binari. Noi allenatori viviamo di risultati ed è giusto ammettere che quando questi non arrivano forse qualcosa non va. Credo che se mi guardo intorno faccio fatica a trovare qualcuno che non abbia a cuore le sorti dell'Avellino. Qui c'è un amore pazzesco per questi colori ed è ciò che andrà trasmesso".

Riguardo il sistema di gioco: "Ho delle idee, ma ho bisogno di più indicazioni. Il tempo è poco ma sufficiente per schierare in campo la giusta formazione per la gara di domenica contro il Foggia. Oggi ho bisogno di mettere i giocatori in condizioni e nelle posizioni dove loro si sentono più a loro agio. Dopo si cercherà di dare un'identità ben precisa, cosa che mi è riuscita in passato. Ma ci vuole tempo. Ora abbiamo bisogno di risultati positivi e di fiducia".

Sugli obiettivi da raggiungere: "Voglio presentare una squadra all'altezza delle gare, ma dobbiamo pensare step by step. Sono qui per giudicare le mie scelte, non quelle degli altri allenatori o di quanto fatto finora".