Salerno

La Regione riapre il bando per gli aspiranti direttori generali di aziende sanitarie e ospedaliere. Non arrivano dunque le tanto attese nomine per le strutture commissariate. De Luca vuole ampliare la scelta, e si è preso il tempo per dare la possibilità anche ad altri di presentare la domanda. Chi è rimasto fuori dall'elenco dal quale vengono selezionati i manager, dunque potrà presentare richiesta per entrare nei papabili alla poltrona di direttori generali di Asl e ospedali. Una commissione di esperti sarà  incaricata di verificare se gli aspiranti abbiano i requisiti.

L’inserimento nella lista è però un requisito indispensabile ma non sufficiente a concorrere per i prestigiosi incarichi. Gli aspiranti sono tenuti a partecipare ad un altro bando, quello delle singole strutture sanitarie. Le domande vengono poi vagliate da una commissioneche ha il compito di produrre una rosa di candidati, ma l’ultima parola spetta comunque alla politica, e cioè al Governatore De Luca.

Sul tavolo del presidenre, comunque, non ci sono solo le nomine ma anche il piano ospedaliero, che è stato al centro di una riunione tra gli addetti ai lavori tenutasi ieri a Palazzo Santa Lucia.

Via libera alla stabilizzazione dei precari, al lavoro in ospedali e Asl in Campania, che hanno i requisiti per essere assunti con un contratto a tempo indeterminato, in tutto circa 8,mila stando ai dati illustrati in commissione sanità. La struttura commissariale è al lavoro infine per fare in modo che la radioterapia al Pascale possa essere eseguita 12 ore al giorno anziché chiudere nel primo pomeriggio a causa delle carenze in organico.

Infine l'appello al Governo perché nomini al più presto il commissario regionale alla sanità. Un invito che arriva diretto al premier Matteo Renzi. A formularlo è lo stesso presidente della commissione consiliare Sanità, Lello Topo.  Rispetto al passato, infatti non è più il presidente della Regione ad essere commissario ad acta per la sanità. Questa figura chiave deve essere scelta direttamente dal Consiglio dei ministri. Ma da Roma ancora nessuna notizia. 

rostri