Caivano

Il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, oggi da solo si è recato in visita al Parco Verde di Caivano. Lo fa sapere lo stesso De Luca che poco fa ha pubblicato un breve video sui social che lo riprende mentre beve un caffè in un bar poco distante dal luogo della stesa dell'altra notte.«Venire da solo a prendere un caffè a Caivano ha un gusto fantastico», dice nel video De Luca. 

La visita del governatore arriva esattamente il giorno dopo la stesa, che ha riportato nel terrore il quartiere.

Il messaggio da Caivano è racchiuso in 19 colpi esplosi a casaccio nelle strade durante un raid notturno nelle strade teatro la settimana scorsa del più imponente blitz delle forze dell’ordine mai visto da quelle parti. Una prova muscolare dello Stato a cui alle 22,30 di domenica i clan hanno risposto con una “stesa”. Per seminare il terrore e per dire: siamo ancora qui. Ma anche che la battaglia per la riconquista di una delle più grandi piazze di spaccio d’Italia non sarà semplice.

In viale delle Margherite, in pieno Parco Verde, i carabinieri hanno raccolto 19 bossoli, di due calibri diversi. Li hanno sparati a casaccio: non ci sono feriti. Il raid è stato denunciato sui social da don Maurizio Patriciello, il parroco del Parco Verde che aveva invitato la Meloni a Caivano: «In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta. Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’impazzata. È il terrore. Le stese fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi.

E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al Parco Verde».

A Caivano è la terza stesa dalla visita della presidente del Consiglio. «Io leggo questa cosa come una sfida allo Stato. Come se volessero dire che non hanno paura dello Stato» sostiene don Patriciello. Ma ci legge anche un segnale di paura, da parte dei clan: Secondo me i topi si sentono stanati, dopo aver ballato per anni e anni senza il gatto. La camorra ha capito che qualcosa di serio e di importante sta avvenendo». E ancora: «Stanotte è accaduto qualcosa di orribile, ma non ci arrendiamo e non abbiamo paura. Ci sono qui tanti poliziotti e carabinieri, e ci siamo anche noi». E a Caivano altre divise sono in arrivo. A poche ore dalla stesa il Viminiale ha portato l’organico di poliziotti e carabinieri da 166 unità a 210. I 103 carabinieri che operano tra Caivano, Frattamaggiore e Grumo Nevano diventeranno 123. E nel commissariato di Afragola gli agenti aumenteranno da 63 a 84.