"La Nazionale non è il Napoli, ci sono giocatori diversi". Il monito di Giovanni Di Lorenzo sembra essere un messaggio anche per i tifosi azzurri. Non esistono maghi, singoli artefici del successo. Se n'è già accorto, forse, Luciano Spalletti: il suo arrivo sulla panchina della nazionale non ha dato la scossa, e per la sfida di domani sera contro l'Ucraina è già con l'acqua alla gola. Solo una vittoria può tenere viva la speranza di qualificazione agli Europei senza passare per gli spareggi. E il messaggio vale indirettamente anche per il Napoli: la squadra è forte anche senza Spalletti, ma proprio come il ct, anche Garcia ha bisogno di tempo.
È vero, manca Kim, ma il resto dei giocatori sono quelli che hanno dominato nello scorso campionato. La sconfitta contro la Lazio, con un secondo tempo assai deludente, potrebbe essere solo un passo falso. Tocca al nuovo allenatore dimostrarlo, che intanto da domani ritroverà i primi nazionali, tra cui Victor Osimhen, reduce da una tripletta con la sua nazionale. Il francese potrebbe cambiare qualcosa, anche perché valuterà le condizioni dei 15 giocatori che torneranno tra domani e mercoledì, salvo ritardi. Sicura ormai l'assenza di Politano, alle prese con un problema al polpaccio. Al suo posto è pronto il neo acquisto Lindstrom.