Napoli

"Nasce il secondo polo italiano per il supercalcolo, collegato a Leonardo che è il più importante. Sarà l'unico polo in buona parte dedicato alla cybersicurezza: un unicum in Italia che rende il nostro paese l'unico in Europa ad avere un polo dedicato alla cybersicurezza. Qui a regime lavoreranno almeno 100 persone. Ci sarà la possibilità di sviluppare nuove tecnologie e ci sarà opportunità per i dottorati, per i ricercatori, anche a livello internazionale".

Così il rettore dell'università di Napoli  Federico II, Matteo Lorito, a margine della firma del protocollo d'intesa tra Federico II, Cineca e Comune di NAPOLI per una nuova sede di Cineca con un centro di supercalcolo integrato nel polo federiciano di Napoli Est.

Si è tenuta questa mattina nel polo federiciano di San Giovanni a Teduccio,  la presentazione e la sottoscrizione dell'accordo che prevede la la realizzazione di un data center ad alta efficienza energetica. La nuova sede, che amplia il punto di presenza di Cineca nel capoluogo campano con un incremento del personale, nell'ottica del costante miglioramento dei servizi offerti ai consorziati, ospiterà un sistema di supercalcolo che sarà parte della rete dei sistemi di calcolo ad alte prestazioni (High Performance Computing, HPC) direttamente interconnessi con il supercomputer Leonardo, classificato al quarto posto tra i sistemi più potenti al mondo. Il sistema Leonardo, gestito da Cineca, è stato acquisito dalla Joint Undertaking EuroHPC mediante un'azione condivisa tra la Commissione Europea e il Governo italiano ed è ospitato presso il data center del Tecnopolo di Bologna.

All'evento di presentazione hanno partecipato i rappresentanti degli enti coinvolti nel progetto e in collegamento anche il Ministro dell'Università e Ricerca, Anna Maria Bernini: a sottoscrivere l'intesa  il Comune di Napoli, l'Università Federico II e l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) che aderisce all'accordo che prevede una procedura ad evidenza pubblica, di cui Cineca sarà stazione appaltante, per l'acquisizione del sistema HPC dell'Agenzia da collocare presso il nuovo centro di Napoli. 

"Questo accordo - sottolinea Bruno Frattasi, direttore generale dell'Agenzia per la Cybersicurezza nazionale - significa moltissimo. In un territorio del Mezzogiorno che ha significative problematiche, si riesce, con lo sforzo congiunto di diverse istituzioni, la Regione, il Comune, l'Agenzia, l'università, un consorzio interuniversitario, a realizzare una iniziativa di grandissimo valore per il territorio perché c'è una capacità attrattiva di talenti di intelligenze e di capitale umano, di risorse, di investimenti pubblici e privati, per una forma di rigenerazione del territorio che ha bisogno di realtà come queste per poter avere un futuro di sviluppo. Questo è il grande valore di realizzare iniziative improntate a una forte collaborazione istituzionale e sinergia e dove si mettono a fattor comune risorse europee di varia provenienza, del fondo di sviluppo, del Pnrr, nazionali, che convergono verso lo stesso obiettivo in una visione che non consente di disperdere risorse e di arrivare all'obiettivo".

L'investimento fa parte delle azioni programmate nell'ambito del progetto di ICSC - Centro Nazionale di ricerca in HPC, Big Data e Quantum Computing, una delle iniziative finanziate dalla Missione Pnrr del ministero dell'Università e della Ricerca "Istruzione e Ricerca", in riferimento alla componente "Dalla ricerca all'impresa", che prevede il potenziamento delle strutture di ricerca e la creazione di "campioni nazionali di Ricerca e Sviluppo" relativo a specifiche tecnologie abilitanti come il supercalcolo, il processing dei Big Data e il presidio delle tecnologie di Quantum Computing.

MANFREDI: POLO SUPERCALCOLO A NAPOLI MOLTO IMPORTANTE

"Un accordo molto importante perché a Napoli si apre il secondo punto di supercalcolo italiano, che si collega al centro europeo di Bologna, un investimento molto significativo complessivamente di quasi 50 milioni di euro, collegato anche all'agenzia nazionale di cybersecurity, che consentirà di potenziare non solo in maniera significativa la realtà napoletana nel campo dell'innovazione, l'area di San Giovanni in questa direzione, ma consentirà assunzioni in un numero significativo e attrarrà aziende perché ci sono già grandi gruppi interessati ad utilizzare questa struttura e a loro volta assumeranno tecnici per l'informatica e per i settori delle tecnologie avanzate. Quindi, un investimento molto significativo. Un altro passo per creare lavoro, innovazione e attrarre aziende in una delle aree più promettenti della nostra città". Lo ha detto il sindaco Gaetano Manfredi, a margine della firma del protocollo d'intesa.

Il progetto non si limita alla realizzazione dell'infrastruttura ma si estende al personale, con un focus sull'acquisizione e lo sviluppo di competenze di eccellenza nel campo delle tecnologie HPC. Sempre oggi inizia la collaborazione con l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, grazie alla firma di un accordo che prevede una procedura ad evidenza pubblica - di cui Cineca sarà stazione appaltante - per l'acquisizione del sistema HPC dell'Agenzia da collocare nel nuovo centro di Napoli.

Sistema dedicato alle minacce cyber centrale 

Il sistema sarà dedicato, come previsto dal Pnrr, al monitoraggio della minaccia cyber centrale, l'HyperSOC, anche attraverso l'utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale e machine learning. La collaborazione tra l'Acn e il Cineca, inoltre, riguarda anche specifiche attività di sviluppo e ricerca nel settore del calcolo ad alte prestazioni e la gestione condivisa dell'HPC dell'Agenzia. Complessivamente, gli investimenti per la realizzazione del centro di calcolo, l'acquisizione dei sistemi HPC e i costi operativi e di gestione saranno dell'ordine di circa 50 milioni di euro, di cui oltre 20 messi a disposizione dall'Acn.