San Marco dei Cavoti

Il ministro per l'Ambiente e per la sicurezza energetica Picchetto Fratini nel Sannio, nella sede Ivpc con il presidente di Confindustria Oreste Vigorito, il parlamentare di Forza Italia Francesco Maria Rubano e l' assessore alle Attività Produttive della Regione Campania Antonio Marchiello. 

Tanti i sindaci presenti assieme agli imprenditori del territorio

Di giornata storica ha parlato il sindaco di San Marco Angelo Di Marino: "Siamo la zona interna della zona interna. Eolico nel nostro territorio è attività principale: molti giovani sono rimasti qui grazie all' eolico"

E il rettore dell' Università del Sannio Gerardo Canfora afferma: "Questo è territorio ricco di vento, di acqua, ma accanto alle risorse servono idee, imprenditori illuminati come Vigorito ma soprattutto competenze, di qui il ruolo dell' Università. Il nostro ateneo è forse il primo in Italia ad avere creato un corso sull'ingegneria energetica che ha formato un' intera generazione di persone con competenze." 

 

Il parlamentare di Forza Italia Francesco Rubano: "Non volevamo permettere che le indicazioni del territorio venissero puntualmente disattese. Dal giorno dopo le elezioni abbiamo creato un tavolo con associazioni e attori del territorio. Serve pragmatismo, Pichetto Fratin è un pragmatico. Tutti gli attori dovranno redigere una agenda programmatica con noi. Avremo interlocuzioni quotidiane: questo incontro non resterà isolato. il Sannio è al centro della nostra agenda di governo. Incontreremo commissari diga Campolattaro, telesina e fortorina. Sinergie oltre i personalismi sterili: non faremo venir meno il nostro impegno per il territorio ". 

E l' assessore alle Attività Produttive Della Regione Campania, Antonio Marchiello: "trovare soluzioni è importanti. Trovarle insieme di più. Siamo qui soprattutto con la volontà di trovare soluzioni: ascolteremo con attenzione Vigorito e il ministro valutaremo come integrare le diverse istanze". 

Il presidente di Confindustria Vigorito: "Ringrazio chi ha partecipato: la presenza di un ministro dà consistenza a una riunione che altrimenti correva il rischio di essere dimenticabile. Non pensavo quando è stata costruita questa sede e quando è entrato il primo parco eolico in funzione, a Montefalcone, con ragazzini che agitavano bandierine giapponese perché uno degli investitori era giapponese, che fosse l'inizio di una nuova era. Mi sbagliavo: si era avviata una stagione di battaglie. Ringrazio tutti quelli che ne hanno fatto parte. La nostra politica è stata di matrimonio col territorio: per fare le cose buone bisogna parlarsi. Oggi per installare una macchina si fa un check-up su tutto: rumori, distanze e tanto altro. Collaborando si può ad esempio frazionare le ore di utilizzo per non causare fastidi. Questa azienda si fa rispettare perché ha collaboratori tra i migliori d'Italia. Chiesto programma su aree idonee: abbiamo cercato di fare capire alcuni punti che neppure ci gioverebbero per la verità, faremmo prima a definire le aree non idonee. Un piacere vedere chi è arrivato qui giovane e oggi ha capelli bianchi: è per loro che siamo qui. Rubano? Sembra un giovane che vuole portare l'attenzione politica sul suo territorio. Non so se voglia farlo veramente, noi dobbiamo farglielo fare "

Il ministro Fratin: "Sono qui per imparare. È un modello questo messo in campo da Vigorito che porta un sistema di conoscenze che va dal dirigente massimo a tutte le maestranze. Disposto con piacere ad affrontare i temi di Confindustria. Viviamo un momento di cambiamenti epocali: non possiamo consumare tutto nel mondo e dobbiamo superare modelli di produzione e consumo di energia. Emissioni stanno avendo impatto pesante. Bisogna voltare pagina e arrivare a un nuovo equilibrio ambientale, attraverso un nuovo equilibrio energetico. Qualcuno dice che sia un controsenso avere ministero di ambiente e energia. Sono quello che compra carbone e autorizza trivelle e poi mette il divieto: il punto è che se non risolviamo questione energetica non diamo nulla all' ambiente. Ho detto al presidente Vigorito che sto preparando un decreto per individuare aree offshore robuste per impianti eolici. Aree idonee? Difficoltà ci sono, ad esempio le riserve sullo Skyline. Serve trovare il punto di equilibrio più adatto. Burocrazia? Non tutto è questione di burocrazia, ma anche nella nostra capacità di fare le scelte e poi andare fino in fondo. Disegno è piano nazionale integrato energia e clima: siamo con 320 miliardi di kilowatt di consumo e 270 di produzione...di cui un terzo è carbone. Tap? Ci ha dato 10 miliardi di metri cubi di gas. Vogliamo arrivare al 2030 con due terzi di rinnovabile "