Povero Natan. Già, è il caso di dirlo a guardare l'attenzione che suo malgrado il giovane centrale brasiliano del Napoli, complici diversi fattori, si è tirato addosso.
Complice la jattura di una pausa per le nazionali già di per sé nel 2023 anacronistica e almeno a vedere le sorti dell'Italia pure dannosa, e che per il Napoli arriva dopo il brutto, orribile stop contro la Lazio.
Complice Kim: deliziosa ciambella riuscita con un buco dalla perfezione giottesca che ai più ha fatto fare il palato pensando che la mano del mastro pasticciere ormai sia collaudata a fare ciambelle tutte perfette (discorso che affronteremo più avanti).
Complice la scelta della Ssc Napoli di puntare evidentemente su di lui nella stagione più difficile della storia: quella in cui si difende il tricolore vinto dopo 33 anni, quella in cui Adl ha alzato l'asticella in Champions. Scelta giusta? Sbagliata? Pure questo discorso lo affronteremo più avanti.
Juan Jesus
Di certo c'è che ad oggi chi gli sta facendo da chioccia, prendendo anche il posto che auspicabilmente di Natan sarà merita solo ed esclusivamente un enorme plauso: Juan Gulherme Nunes Jesus, detto Juan Jesus merita solo ed esclusivamente apprezzamenti incondizionati dei napoletani. Svincolato e arrivato a 30 anni da vice prima di Koulibaly e poi di Kim non ha fiatato mai e quando è sceso in campo sudore e impegno non sono mai mancati. E dire che qualche partita indolente pure l'hanno giocata fenomeni assoluti come Kvaratskhelia e Osimhen...Juan Jesus no, mai, in nessun caso. Non solo: si è prestato a 32 anni e scudetto vinto a fare il titolare in una stagione ad altissimo rischio. Tradotto: è uno da ringraziare vita natural durante e che pure se dovesse commettere qualche errore, plausibile, va solo ed esclusivamente applaudito. Punto.
Non è tutto Kim quel che arriva
Kim è stato un capolavoro. Più forte di Koulibaly, perché meno appariscente ma infinitamente più pulito e preciso e quasi totalmente esente da follie che invece a KK capitavano e al Napoli costavano, forse e tra le altre cose gli Scudetti, è stato semplicemente perfetto. E' lecito aspettarsi che Natan sia Kim? No. E dunque è pericolosissima l'attesa che sul giovane brasiliano si sta creando. Rrahamani che in Serie A già ci giocava e ogg èi tra i migliori centrali in Italia, ci ha messo quattro mesi per giocare titolare..e alla prima contro l'Udinese si è beccato un bel 3 in pagella: fu disastroso. Disastroso per un anno intero fu Koulibaly, poi “corretto” nei movimenti della difesa a 4 che non sapeva affatto leggere da Albiol, da Sarri e soprattutto da Pepe Reina. Natan potrebbe essere più forte di Kim...oppure più verosimilmente potrebbe avere necessità di tempo per dimostrarlo. Molto più tempo dell'attuale settimana di sosta.
La scelta Natan
Proprio in virtù di quanto appena detto è pericolosissima l'attesa che si sta creando e che Garcia sta tentando di stemperare. Ma le pressioni sono fortissime, giustamente e comprensibilmente: e se arrivasse dopo la sosta qualche risultato negativo o qualche svarione dell'attuale difesa Garcia sarebbe quasi costretto a buttare dentro Natan.
La società del Napoli ha però dimostrato di sapersi prendere i suoi rischi e di avere uno scouting di livello altissimo: è evidente, che con una Champions da giocare già al girone contro il Real e uno scudetto da difendere è forte la convinzione di avere in Natan un ottimo difensore. Altrimenti immaginare di dare i galloni della titolarità a Juan Jesus a 32 anni dopo due stagioni trascorse nel ruolo di splendido vice prima di Koulibaly e poi di Kim appare una scelta poco comprensibile. Una scelta che sarebbe stata sensata in una stagione di transizione, ad esempio con l'Europa League da giocare, avversari più morbidi e tali da garantire minutaggio e minor rischio di bocciatura a un giovane come Natan. Rischi che il Napoli ha mostrato di sapersi prendere e su cui ha costruito un capolavoro nella scorsa stagione: ci si augura continui così.