Ravello

Il mondo della cultura italiana piange la scomparsa di Domenico De Masi. Il sociologo nativo del Molise aveva 85 anni. Da anni era cittadino onorario di Ravello, perla della Costiera Amafitana nella quale aveva ricoperto anche il ruolo di presidente del Ravello Festival. 

Nel 2008 era stato nominato anche presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, incarico che lasciò a distanza di pochi mesi.

«Il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, l'amministrazione comunale e l'intera comunità ravellese piangono la scomparsa di Domenico De Masi, personalità di primo piano della cultura italiana, cittadino onorario della città della musica, assessore esterno al Comune di Ravello nel 1993 e primo presidente della Fondazione Ravello.
"Una notizia che ci ha colti impreparati, mentre come al solito eravamo al lavoro fianco a fianco per la realizzazione di progetti culturali - ha dichiarato il sindaco Vuilleumier - Amava profondamente Ravello, da autentico ravellese, e qui trascorreva tutte le estati, avendo eletto la città a suo buon ritiro. Personalità poliedrica, spigolosa ma generosa, ha sempre assicurato il suo impegno disinteressato a tutte le nostre iniziative, raggiungendo Ravello in qualsiasi stagione. Tra i suoi tanti meriti c'è quello di avere promosso, nel corso della sua lunga e prolifica attività, l'immagine ed il prestigio della Città di Ravello nel mondo e contribuito alla crescita del tessuto economico e sociale del territorio, con la sua instancabile attività di ricerca storica e di valorizzazione degli aspetti più autentici dello spirito dei nostri luoghi. A lui tutti noi dobbiamo la realizzazione dell’Auditorium Oscar Niemeyer, ricevendo in dono il progetto della struttura dal famoso architetto brasiliano. E’ grazie alla Fondazione Ravello ed alla programmazione immaginata e realizzata da De Masi, che Ravello ha potuto fare quel salto di qualità che oggi ne fa una delle località turistiche più prestigiose della regione. Ciao Mimmo"», il cordoglio espresso dal Comune di Ravello.

Dolore manifestato anche dalla Fondazione Ravello. “La Fondazione Ravello, che il prof. Domenico De Masi ha presieduto con dedizione, partecipa con sensi di profondo cordoglio al lutto della famiglia, degli amici e degli allievi. Con Domenico De Masi scompare un intellettuale di rango internazionale che ha prodotto studi importanti nel campo della sociologia del lavoro. La vita culturale italiana ha risentito delle sue idee e questa impronta è destinata a continuare”. Il pensiero del presidente Dino Falconio sintetizza il sentire della Fondazione Ravello. Sociologo, intellettuale, analista della realtà tra i più incisivi della storia italiana del Novecento è stato per Ravello qualcosa di più di una figura con responsabilità istituzionale. Scelse Ravello come luogo ideale della sua fervida ispirazione, trascorrendo qui ogni estate, sempre presente ai concerti del festival, ravellese tra i ravellesi, “padre” di un pensiero culturale - l’ozio creativo - che proprio a Ravello aveva trovato, nel silenzio e nella pace dell’ascolto, la sua forte Epifania. Tra i fautori della realizzazione dell’Auditorium Oscar Niemeyer lascia in eredità un patrimonio di idee che segnerà ancora per molto la storia della Città della Musica.

Cordoglio espresso anche da Claudio Gubitosi, direttore del Giffoni Film Festival dove De Masi era stato spesso ospite. «Carissime amiche ed amici, datemi il tempo di aggredire il dolore. Qualche ora fa è venuto a mancare Domenico De Masi. L'ho adottato da oltre 40 anni ma alla fine ci siamo reciprocamente adottati. Per il momento vi do solo la triste notizia. Spero in serata, al massimo domani, di poterlo commemorare nel modo più giusto e ricordare a tutti voi chi è stato per me, per Giffoni, per i tanti giffoner che lo hanno vissuto nei vari incontri e per la cultura, la società e la politica italiana ed europea questo grande ed immenso uomo».

Anche Antonio Bassolino, ex presidente della Giunta regionale della Campania e già sindaco di Napoli ha ricordato sui social De Masi. «Grande dispiacere e tristezza per la scomparsa di Mimmo De Masi, innovativo sociologo del lavoro e protagonista di valore nella vita culturale del paese. È stato anche uno straordinario presidente del Festival di Ravello: lo ricordo con affetto».

«Il mio cordoglio per la morte dell'amico e fratello Mimmo de Masi. Un uomo che si è interrogato profondamente sull'esistenza di Dio e sul senso religioso della vita». Lo scrive, in una nota, padre Enzo Fortunato, giornalista e scrittore. «Tanti i colloqui che insieme abbiamo vissuto sulla fede, sulle ingiustizie sociali con un'attenzione ai poveri - aggiunge - e agli ultimi. Questi erano il suo cruccio e il suo rammarico. Un uomo di una umanità bella e cordiale».