Benevento

Non è vero ciò che ha detto: non l'ho neanche sfiorato, tantomeno costretto a subire atti sessuali.

Assistito dall'avvocato Vincenzo Sguera, si è difeso così, dinanzi al gip Loredana Camerlengo, chiamato a convalidarne l'arresto, il 25enne di Benevento fermato dalla Squadra mobile diretta dal vicequestore Flavio Tranquillo (da lunedì avrà come vice il commissario Vincenzo Luisi, 32 anni, casertano, reduce dalla Scuola superiore di polizia) e sottoposto ai domiciliari per una ipotesi di violenza ai danni di un 13enne. L'indagato ha risposto alle domande, fornendo la sua versione sui fatti contestati. Ha sostenuto di di aver bussato a quell'abitazione e di essere entrato perchè era in anticipo rispetto all'orario dell'appuntamento che aveva con il minore, ed altri amici, per uscire tutti insieme.

Secondo gli inquirenti, invece, il 13enne avrebbe aperto dopo aver sentito dei rumori e lui si sarebbe introdotto nell'appartamento. Una volta all'interno, avrebbe spinto il ragazzo in camera da letto e, poi, sul letto, dicendogli che, se non si fosse spogliato, gli sarebbe successo qualcosa. A quel punto, il 25enne lo avrebbe costretto a toccargli le parte intime, quindi avrebbe fatto altrettanto con le sue.

Una ricostruzione respinta dal giovane, che ha precisato che la nonna era rientrata e, avendo trovato il nipote in mutande, aveva dato l'allarme. Lui, che la prospettazione accusatoria indica come intento a rivestirsi, era andato via dopo aver infilato le scarpe che aveva tolto in precedenza perchè in rapporti di confidenza con il 13enne, che conosce da sempre.

L'inchiesta del pm Patrizia Filomena Rosa e della Mobile sarà scandita anche da una consulenza che servirà ad analizzare il contenuto del cellulare sequestrato al 25enne, per il quale il gudice ha disposto la conferma degli arresti domiciliari.