di Paola Iandolo
Fissati gli interrogatori di garanzia per Paolo Pagnozzi, Clemente Caliendo (entrambi agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico) e Gerardo Marino (in carcere). I tre, affiancanti dagli avvocati Valeria Verrusio e Giovanni Adamo, verranno ascoltati il 13 settembre dal gip Anna Tirone che ha firmato l’ordinanza. Il blitz dei carabinieri del comando provinciale di Avellino è stato effettuato ieri all’alba dopo una lunga attività investigativa, basata sulle intercettazioni.
Le accuse
Le indagini hanno consentito di ricostruire che i tre soggetti appartenenti al medesimo clan “Pagnozzi” tra il 2021 e il 2022 si erano fatti consegnare da due imprenditori del luogo, interessi usurari in corrispettivo di più prestazioni di denaro, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare la citata associazione camorristica. In particolare, i destinatari delle misure, approfittando dello stato di bisogno in cui versavano le vittime ed avvalendosi del potere intimidatorio derivante dall’appartenenza al gruppo criminale, prestavano agli interessati, in diverse occasioni, somme di denaro contante per un totale di circa 40 mila euro, applicando un tasso annuo fino al 132% e lasciando immutata la somma finale da restituire. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunte innocenti fino a sentenza definitiva.