Il dibattito politico, di fronte ai casi clamorosi di reati minorili, attualmente si sta concentrando su come inasprire le norme. I casi di Caivano (bambine violentate dal branco) e di Napoli (omicidio di Giogiò per un parcheggio) in criminologia più destano scalpore più sono lo specchio di società ancora sane. Recuperabili. È dove la violenza non indigna e non finisce su giornali e tv che la situazione è degradata. Le proposte di Salvini sono arcaiche, reazionarie riguardo una visione giuridica che si è evoluta, aggiornata. Le leggi sulla criminalità giovanile in Italia sono cambiate significativamente nel corso degli ultimi cento anni. In particolare, si possono individuare tre fasi principali:
Fase punitiva (1860-1970)
In questa fase, la criminalità giovanile era considerata un problema di ordine pubblico e veniva trattata con misure punitive, come la detenzione. Il Codice Zanardelli del 1889, ad esempio, prevedeva che i minori di 14 anni fossero sottoposti a misure di educazione e rieducazione, mentre i minori di 18 anni potevano essere condannati alla reclusione.
Fase rieducativa (1970-2000)
A partire dagli anni '70, si è affermata una visione più rieducativa della criminalità giovanile. In questa fase, si è cercato di concentrarsi sulla prevenzione del crimine e sul recupero dei minori autori di reato. La legge 26 luglio 1975, n. 354, ha introdotto il principio della prevalenza della misura socio-educativa sulla misura penale, e ha istituito i Centri di osservazione e di orientamento (CO), che hanno il compito di valutare la personalità e le esigenze dei minori autori di reato.
Fase integrata (2000-oggi)
Negli ultimi anni, si è affermata una visione integrata della criminalità giovanile, che combina la prevenzione del crimine, il recupero dei minori autori di reato e la tutela delle vittime. La legge 28 agosto 2008, n. 170, ha introdotto una serie di misure volte a rafforzare la rete di protezione dei minori, e ha istituito il Tribunale per i minorenni, che ha competenza esclusiva sui reati commessi da minori.
Principali cambiamenti
I principali cambiamenti che si sono verificati nel corso degli ultimi cento anni nelle leggi sulla criminalità giovanile in Italia sono i seguenti:
Passaggio da una visione punitiva a una visione rieducativa e integrata.
Introduzione di misure socio-educative alternative alla detenzione.
Rafforzamento della rete di protezione dei minori.
Poi c'è la visione larga, quella che devi necessariamente tenere per capire come, il vicino di casa o lo stato più lontano, si regolano riguardo il tuo stesso problema. Il confronto, spesso, è impietoso. Le differenze nelle norme relative ai reati minorili tra gli Stati europei, asiatici e africani possono essere molto significative a causa delle diverse tradizioni legali, culturali e sociali in queste regioni. Ecco alcune delle principali differenze:
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Europa:
Età di responsabilità penale: Nella maggior parte dei paesi europei, l'età di responsabilità penale è generalmente più bassa rispetto ad alcuni paesi asiatici e africani. Tuttavia, molti paesi europei hanno alzato l'età di responsabilità penale negli ultimi anni.
Sistema giudiziario minorile: L'Europa è nota per avere sistemi giudiziari minorili orientati alla riabilitazione. Molti paesi europei enfatizzano l'importanza della prevenzione, dell'educazione e dell'intervento precoce per i giovani delinquenti.
Diversione: I programmi di diversione e alternative al carcere sono spesso ampiamente adottati in Europa per i giovani delinquenti, con un focus sulla riabilitazione e l'integrazione sociale.
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Asia:
Diversità culturale e legale: L'Asia è un continente estremamente diversificato con una vasta gamma di tradizioni legali e culturali. Le norme relative ai reati minorili possono variare notevolmente da un paese all'altro.
Età di responsabilità penale: Alcuni paesi asiatici hanno un'età di responsabilità penale più elevata rispetto a molte nazioni europee. Tuttavia, ci sono eccezioni e differenze significative tra i paesi asiatici.
Pene severe: In alcune parti dell'Asia, le pene per i reati minorili possono essere molto severe, con una maggiore enfasi sulla punizione rispetto alla riabilitazione.
Cultura familiare: In molte culture asiatiche, l'importanza della famiglia è centrale, e ciò può influenzare il modo in cui vengono affrontati i reati minorili, con un coinvolgimento più diretto delle famiglie nel processo di risoluzione.
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Africa:
Diversità legale e culturale: L'Africa è un continente altamente diversificato, con una vasta gamma di tradizioni legali, culturali e linguistiche. Le norme relative ai reati minorili possono variare considerevolmente da un paese all'altro.
Sfide socio-economiche: In alcune regioni dell'Africa, le sfide socio-economiche possono influenzare la percezione e l'approccio ai reati minorili, con una maggiore enfasi sulla prevenzione e l'intervento comunitario.
Sistemi informali di giustizia: In alcune parti dell'Africa, esistono sistemi informali di giustizia basati sulla tradizione e sulla cultura locale, che possono essere utilizzati per risolvere i reati minorili in modo non convenzionale.
È importante sottolineare che queste sono generalizzazioni e che all'interno di ciascuna regione ci sono variazioni significative nelle leggi e nelle politiche relative ai reati minorili. Inoltre, le norme possono evolversi nel tempo in risposta a cambiamenti sociali, culturali e politici. La comprensione delle differenze regionali è fondamentale per affrontare le questioni legate alla giustizia minorile a livello globale.
Il dibattito sulle età "punibili"
All'interno del G20, le età punibili dei minori per reati penali variano da paese a paese. In alcuni paesi, come l'Italia, l'età minima per la responsabilità penale è di 14 anni, mentre in altri, come il Giappone, è di 16 anni. In alcuni paesi, come la Francia, l'età minima per la responsabilità penale varia in base al tipo di reato:
- Argentina 16 anni
- Australia 10 anni
- Brasile 18 anni
- Canada 12 anni
- Cina 16 anni
- Francia 13 anni
- Germania 14 anni
- India 7 anni
- Indonesia 12 anni
- Italia 14 anni
- Giappone 16 anni
- Regno Unito 10 anni
- Russia 14 anni
- Sudafrica 10 anni
Le leggi nel corso dei decenni
Le leggi sui reati minorili e la loro evoluzione negli ultimi cento anni variano significativamente da paese a paese e da cultura a cultura. Tuttavia, è possibile delineare alcune tendenze generali che hanno influenzato molte giurisdizioni in tutto il mondo durante questo periodo.
- Riforme del sistema minorile: Molte nazioni hanno introdotto riforme significative nei loro sistemi giudiziari minorili per spostare l'attenzione dalla punizione alla riabilitazione dei giovani delinquenti. Queste riforme hanno portato a una maggiore enfasi sulla prevenzione del reato, l'educazione e il sostegno ai minori coinvolti nei reati.
- Età di responsabilità penale: In molte giurisdizioni, l'età a cui un individuo può essere considerato penalmente responsabile è stata oggetto di cambiamenti. Negli ultimi decenni, c'è stata una tendenza a innalzare l'età di responsabilità penale per garantire che i minori siano trattati in modo più equo e con un focus maggiore sulla riabilitazione.
- Diversione e programmi alternativi: Molti paesi hanno sviluppato programmi di diversione che consentono ai giovani delinquenti di evitare il sistema penale tradizionale. Questi programmi spesso offrono counseling, servizi comunitari o formazione per aiutare i minori a superare i loro comportamenti criminali.
- Protezione dei minori: La protezione dei minori è diventata una priorità più evidente nelle leggi e nei regolamenti, con un maggiore controllo sulla maltrattamento dei minori e l'abuso sessuale sui minori.
- Giustizia riparativa: In alcune giurisdizioni, sono stati introdotti programmi di giustizia riparativa che mirano a coinvolgere i giovani delinquenti nel riparare il danno causato alle vittime e alla comunità, piuttosto che semplicemente punirli.
- Tendenze globali: A livello internazionale, ci sono stati sforzi per stabilire standard minimi per la protezione dei diritti dei minori coinvolti nel sistema penale. Ad esempio, la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo del 1989 ha stabilito principi guida per il trattamento dei minori nella legge penale.
- Decriminalizzazione di alcune condotte giovanili: In alcuni paesi, sono state eliminate o ridotte le sanzioni penali per alcune condotte giovanili considerate meno gravi, come il consumo di droghe leggere o altri comportamenti precedentemente criminalizzati.
- Tecnologia e reati minorili: Con l'avvento della tecnologia, le leggi sono state adattate per affrontare questioni legate alla criminalità minorile online, come il cyberbullismo e la pornografia minorile.
È importante notare che le leggi e le politiche relative ai reati minorili variano notevolmente da una nazione all'altra e possono essere influenzate da fattori culturali, sociali ed economici specifici di ciascuna giurisdizione. Inoltre, le leggi cambiano nel tempo in risposta alle esigenze e alle preoccupazioni della società, quindi ci sono continue evoluzioni e adattamenti nel campo della giustizia minorile.