Anna D'Urso, paziente oncologica, dà alla luce Mya. La giovane mamma di Solofra e malata oncologica, ha dato alla luce alla clinica Malzoni la sua bambina. Sei anni fa perse il suo bambino, nato prematuro. Poi la nuova gravidanza. «Mi sono ritrovata in attesa di mia figlia», scrive sul suo profilo Facebook, «e per fortuna ero già in cura e sotto controllo periodico».
Anna D’Urso, insegnante di Solofra, sei anni fa aveva partorito un bimbo di soli 360 grammi, Carmine Rosario, che non ce l’ha fatta. Il suo cuoricino si fermò nella Tin della Malzoni, la stessa clinica dove ieri Anna ha vissuto il momento più bello di una vita intera. Così è nata Mya, un vero miracolo secondo Anna che, dalla stanza della Clinica Malzoni dove ha partorito, scrive un lungo post per ringraziare l’equipe di medici che l’hanno aiutata, supportata ed hanno reso possibile il coronamento del suo grande desiderio di maternità.
Anna è stata così premiata dal miracolo prezioso della vita, quello di diventare mamma. 43 anni, affetta da un tumore genetico raro, obesa Anna D'Urso ieri ha dato alla luce la piccola Mya, dopo nove mesi di gravidanza difficile. E' nata ieri nella clinica Malzoni di viale Italia, ad Avellino, a mezzogiorno e trenta minuti la piccola Mya, tanto attesa e desiderata da mamma Anna d'Urso e papà Lello. Pesa due chili la piccola, nata al nono mese, dopo una gestazione difficile per mamma Anna, che con forza amore e incredibile tenacia si è impegnata perchè Mya venisse al mondo in piena salute, seguendo ogni indicazione dettatale dai medici del Pascale e della clinica Malzoni, guidata dal professore Carmine Malzoni.
Mamma Anna: la forza della vita vince su tutto
“Questa nascita è uno straordinario miracolo”, dice mamma Anna dalla stanza in reparto alla Clinica Malzoni. “Appena l'ho vista non mi sembrava vero che fosse cresciuta nella mia pancia, che fosse dentro di me. Non riesco a trattenere l'emozione di questo miracolo, che è il regalo più grande della mia vita”. Alla Malzoni la gioia è tanta e l'arrivo della piccola Mya è stato seguito passo passo dal professore Carmine Malzoni. Una gravidanza ad altissimo rischio quella di Anna, malata oncologica, affetta da un tumore genetico raro, obesa e 43enne. Seguita anche al Pascale dal dottore Paolo Ascierto e dal professore Stefano Mori, Anna ha dimostrato tenacia e forza, nel portare avanti la gravidanza e al contempo seguire piani medici e alimentari previsti, con scrupolosità e forza. Una gravidanza che è stata seguita dai massimi esperti, per evitare ogni fattore di rischio, prevenendolo, anche grazie all'impegno dei medici Casarella, Giuseppe e Lucia.
Il dramma del piccolo prematuro sei anni fa
Sei anni fa Anna diede alla luce il suo primo bambino prematuro, che pesava solo 360 grammi. Il piccolo lotto' per alcuni giorni, poi il suo cuoricino si fermò per sempre. Dopo anni Anna è rimasta incinta nuovamente. “Una gravidanza inaspettata, non cercata, arrivata come un dono dal cielo”. Racconta emozionatissima e provata ancora dal parto cesareo, avvenuto ieri nella storica clinica di viale Italia.
Le cure e la dieta: "Ho perso tanto peso per tutelare la piccola"
“Sei anni fa in questa clinica davo alla luce mio figlio prematuro di soli 360 grammi. Sono trascorsi anni dolorosissimo, in cui mi sono interrogata sul mio destino e il mio vissuto. Poi la mia vita è cambiata. Sono rimasta incinta del mio compagno. Ho perso vari kg anche durante la gravidanza. Casarella padre e figlia, informati da me della imminente gravidanza mi hanno subito aiutata a prevenire ogni fattore di rischio, con le giuste medicine e essendo paziente oncologica al Pascale contestualmente mi hanno segnalata al dottore Petta. Al 5 mese di gravidanza è stato informato il Prof Carmine Malzoni che con la sua esperienza inimitabile mi ha supportato finora e ha fatto nascere oggi mia figlia con il supporto del dottor Miele e la Dottoressa Casarella. Voglio ringraziare tutti dalle OSS alle ostetriche alle infermiere e dottori tutti sotto elencati.
Il mio primo bimbo morto, una spina nel cuore
Ho una spina nel cuore perché penso in ogni momento al mio bambino che sei anni fa è morto. Oggi più che mai penso a lui. Sono tanti iprofessionisti che, oggi, voglio ringraziare perchè mi hanno curata, affiancata e seguita come i dottori Picone e Anna Adamo e Picariello e Gennaro Miele che ho conosciuto in clinica . Ringrazio tutti perché senza professionisti che hanno anche umiltà e cuore il mondo è più brutto, grazie a loro la vita è meravigliosa”.