Ariano Irpino

"Ricerca e sanità sono due aspetti fondamentali a cui tiene molto questo governo, investire è fondamentale soprattutto in un momento complesso come questo. E in questo luogo in particolare, dove si unisce la ricerca preclinica che poi offre risultati importanti anche per i pazienti, sia un aspetto fondamentale da tenere sempre presente."

Lo ha detto ad Ariano Irpino, intervenuto a Biogem in occasione del meeting "Le due culture", il ministro della salute Orazio Schillaci accolto al suo arrivo dall'ex ministro Ortensio Zecchino e dal direttore generale dell'Asl di Avellino Mario Ferrante

"La ricerca valorizza in modo particolare i giovani e credo che si tratti di due momenti di eccellenza che vanno ricordati e ribaditi pur tra mille difficoltà."

Schillaci ha parlato con i giornalisti anche della grave carenza di organico che sta mettendo in ginocchio le strutture sanitarie e del sovraffollamento dei pronto soccorsi.

"Vi è una programmazione pregressa sbagliata, ma siamo sulla strada giusta. Più che i medici, mi preme ricordare che mancano molto gli infermieri soprattutto nei prossimi anni per rispondere a quelli che soni i dettami del Pnrr. I pronto soccorsi sono un problema nazionale, siamo già intervenuti attraverso un decreto lo scorso marzo per migliorare le condizioni economiche e di lavoro. C'è la massima attenzione. Ma io credo che il problema sia legato alla mancanza di medicina territoriale. Stiamo lavorando anche attraverso le risorse del Pnrr affinchè possano essere meno presi di assalto da pazienti che giustamente hanno bisogno di sanità."

Le due culture. Una delle vetrine più importanti al mondo nel campo della ricerca scientifica

Meeting annuale, ispirato al saggio di Cherles Percy Snow del 1959, nel quale si auspica il superamento della dicotomia tra scienze umane e scienze esatte. La rassegna, organizzata da Biogem s.c.ar.l., in collaborazione con fondazione Biogem, è giunta alla quindicesima edizione, e propone convegni scientifici, incontri letterari ed eventi artistici. Alla manifestazione hanno partecipato numerosi premi Nobel e importanti personalità del mondo della cultura. Nel 2018 protagonista della giornata inaugurale fu il presidente della repubblica, Sergio Mattarella.  L'edizione di quest'anno, in programma dal 6 al 10 settembre, avrà come tema principale 'Il mondo verde'.

Fuori sede il sindaco Enrico Franza. Nessun amministratore del comune di Ariano Irpino presente alla giornata inaugurale a rappresentarlo e a fare gli onori della città al ministro. Stesso discorso per provincia e regione. Nessuna delegazione. Un'assenza che non è passata inosservata.

L’evento è stato come ogni anno introdotto da una relazione del presidente dell’Istituto, Ortensio Zecchino, a cui è seguita poi la ‘lectio magistralis’ ‘Il pianeta delle piante’, del professore Stefano Mancuso, uno dei massimi esperti del mondo verde in Italia. 

La giornata proseguirà con un inquadramento filosofico del tema portante del meeting, grazie a un intervento del professore Eugenio Mazzarella, che si interrogherà sul nostro ‘’essere al mondo come un noi ambientato’’. ‘Verde, Barocco e Blu’ è il titolo della mostra del pittore italiano Giovanni Tommasi Ferroni, in programma nella prima sezione serale del meeting.

Un approccio all’ambiente rilanciato, in un ambito più specialistico, nel corso del pomeriggio successivo, quando, in videoconferenza, alle ore 16:00, la professoressa Luisella Battaglia, bioeticista da sempre sensibile ai temi green, metterà a confronto le prospettive attuali nel dibattito culturale italiano sulla tutela dell’ambiente.

Sarà poi affidato a Fabrizio Zichichi (Phibro LLC: Chief Operating Officer) il tema caldo della transizione energetica, tra idrogeno e anidride carbonica, mentre un punto di vista tutto economico sarà offerto dal professore Luigi Paganetto, che relazionerà su ambiente e green deal.

Fra musica e parole si disimpegnerà, infine, in un rapido cambio di scenario, ormai preserale, lo scrittore Maurizio De Giovanni, accompagnato dalla voce di Emanuela Loffredo, dalla chitarra di Maurizio Pica e dal mandolino di Michele De Martino.

Del verde nei giardini storici parlerà, nella relazione introduttiva di venerdì 8 settembre, alle ore 16:00, il direttore dell’Orto Botanico di Napoli, Paolo Caputo, seguito dall’ex Rettore dell’Università Roma Tre, Mario Panizza, che individuerà e analizzerà alcune città dal cuore verde.

Per finire con il direttore dell’Istituto Mario Negri, Giuseppe Remuzzi, che chiamando in causa direttamente la classe medica, focalizzerà il suo intervento sul legame strettissimo tra le scelte alimentari e la salute, sia quella individuale delle persone sia quella del Pianeta in cui abitiamo.

Di agricoltura e alimentazione sostenibili ci si occuperà il giorno successivo, alle 16:00, con un'intervista al docente dell’Università di Palermo, Francesco Sottile, realizzata da Bruno Gambacorta, giornalista Rai, ideatore e conduttore di Eat Parade.

Un fuori tema, purtroppo inevitabile anche quest’anno, riguarderà la perdurante crisi geopolitica mondiale. Alle 17:30, in una sorta di osservatorio internazionale, l’ambasciatore Cosimo Risi intervisterà il collega Pasquale D’Avino, in passato al timone della diplomazia italiana in Kazakistan e in Kirghizistan. Coprotagonista di questo spazio, dedicato, in particolare, alla condizione attuale dell’Europa nel triangolo Cina-Russia-Stati Uniti, sarà il professore Giuseppe Noschese, Consigliere scientifico della Marina Militare Italiana e Presidente IDMA (International Disaster Medicina Association).

La lunghissima giornata finale si aprirà alle 11:00, quando l’ingegnere arianese Mario Vernacchia presenterà un innovativo progetto di trasporto urbano, alimentato ad idrogeno. Subito dopo, la professoressa Paola Villani proporrà una poetica relazione, dal titolo ‘La Luna tra Copernico, Galilei e Leopardi e l’utopia di un pianeta senza uomini’.

L'ultimo intervento della mattinata è previsto in videoconferenza e sarà tenuto dal professore Michael Barry, dell’American University of Afghanistan, che proporrà una lezione a cavallo tra più civiltà e religioni, dal titolo ‘Lignum Vitae: L’albero della Vita, l’Erba dell’Immortalità, la Fonte della Gioventù nelle mitologie universali’.

Nel pomeriggio, la vera e propria sessione conclusiva del meeting vedrà il ritorno, dalla lontana Cina, e, in particolare, dalla Zhejiang University di Hangzhou, di Paolo Vincenzo Genovese, che giungerà a Biogem per un’analisi critica del concetto di città verdi e comunità sostenibili.

Un inedito di questa edizione delle Due Culture è, invece, lo sdoppiamento dei ruoli per il maestro Nazzareno Carusi, direttore artistico delle serate del meeting e debuttante sul tavolo dei relatori, con una conferenza sul rapporto tra musica e natura.

Un rapporto che, non a caso, trasparirà anche nelle note serali, affidate al violino di Giulia Rimonda e al pianoforte del ‘genius loci’ Antonio Gomena, come dell’affermato collega italo-svedese Olaf John Laneri.

Il gran finale è anche un grande bis, concesso a Biogem dal Premio Nobel per la Medicina Martin Chalfie, quest’anno in presenza, con una relazione dal titolo ‘Science and human rights’.

Nell'intervento di chiusura, il presidente Ortensio Zecchino anticiperà, come sempre, il tema principale dell'edizione 2024 delle 'Due Culture'.