Salerno

Troppi sprechi di acqua potabile, per l'ex consigliere di Salerno Gianpaolo Lambiase è necessario mettere in campo dei progetti concreti per prevervare la risorsa. "Le Istituzioni non favoriscono il risparmio idrico", scrive in una nota l'ex consigliere puntando i riflettori, in particolare, sulla mancanza di "reti duali" in città. 

La nota

"Salerno ed i comuni limitrofi stanno soffrendo sempre più per la carenza idrica. È necessario un uso razionale delle acque. Purtroppo lo stesso Ente Comune ignora questa esigenza: centinaia di metri cubi di acqua potabile, per un costo in  bolletta che supera il milione di euro, si consumano in città per innaffiare parchi e giardini pubblici!", denuncia Lambiase.

Per l'ex consigliere si potrebbe risparmiare acqua pura (preziosa) se il territorio cittadino fosse dotato di "reti duali", acquedotti di due tubature per la distribuzione di acque ad "uso igienico/alimentare" e l'adduzione di acque superficiali o acque reflue trattate (da utilizzare anche per l'irrigazione delle aree verdi in città). 

"Il paradosso è che già dal 2015  Salerno Sistemi - Servizi Idrici S.p.a. (la Società partecipata dallo stesso Comune di Salerno) ha pubblicato una nota puntuale  sulla necessità della "rete duale" urbana, sulle difficoltà relative all'approvvigionamento di acqua potabile, sulla priorità dell'obiettivo urgente del 'risparmio idrico", poiché l'acqua non è più un bene illimitato, bensì limitato nella qualità e quantità. - spiega l'ex consigliere - Le "reti duali" dovrebbero essere tra le prime voci negli articoli dei Piani regionali di Tutela delle Acque! Sono invece le grandi assenti in qualsiasi Pianificazione e Programmazione. Lo scarico dei Wc, il lavaggio di strade ed automobili, l'innaffiamento di prati e giardini possono costituire più del 50% dell'acqua consumata". 

Per Lambiase: "C'è bisogno di progetti concreti, rapidamente realizzabili ed indicazioni vincolanti per i Comuni. Per esempio,  come suggerito da Legambiente, potrebbe essere utile un Regolamento Edilizio Tipo, che renda obbligatorie alcune opere di manutenzione/ammodernamento della rete idrica esistente e per i nuovi interventi, in rapporto all'entità delle trasformazioni insediative, renda indispensabili le pavimentazioni di arredi sosta e parcheggio semipermeabili, e naturalmente le reti idriche urbane  duali per la separazione di approvvigionamento idropotabili e forniture idriche ad usi civili diversi".

"È indispensabile una "corretta" gestione del ciclo delle acque! Il reimpiego di "acque di rifiuto urbano" per usi diversi da quello potabile è urgente ed improrogabile... e le opere relative comportano un impegno finanziario non eccessivo, se si tiene conto del periodo di recupero dell'investimento stesso", la conclusione.