Napoli

"Ti sentiremo suonare con noi. Giovanbattista, nisciuno te scorda (nessuno ti dimentica)". È il testo scritto su uno striscione apparso davanti alla porta d'ingresso del conservatorio San Pietro a Majella di Napoli, di cui il 24enne Giovanbattista Cutolo, ucciso ieri in piazza Municipio, era un allievo. Lo striscione dà appuntamento per oggi alle 18 in piazza Bellini dove è in programma una manifestazione in ricordo del giovane musicista. Alle 19 circa un corteo sfilerà per le strade del centro.

Inoltre, i cornisti della Scala dedicano serata all'Arena a collega ucciso Aperta a Verona la tournée europea di coro e orchestra. Il coro e l'orchestra della Scala hanno aperto ieri, 31 agosto, all'Arena di Verona fra gli applausi la tournée europea dedicata ai cori verdiani che prevede nove concerti in otto Paesi. E alla notizia di quanto avvenuto a Napoli i cornisti hanno deciso di registrare un video per porgere le loro condoglianze e dedicare la loro esibizione a Giovanbattista Cutolo, il musicista di 24 anni ucciso per un parcheggio, anche lui cornista. "I cori della Scala - hanno spiegato con accanto a loro il sovrintendente Dominique Meyer - vogliono unirsi al cordoglio della famiglia di Giovanbattista Cutolo per l'ennesima violenza che ci ha lasciati stupiti ed amareggiati. In questa grande location stasera abbiamo il concerto di apertura della nostra tournée e volevamo dedicargli un pensiero porgendo le nostre condoglianze".

"Si. La città ha ucciso Giovanbattista Cutolo. Ha ragione il suo maestro, il direttore d'orchestra della Nuova Scarlatti. Giovanbattista ha smesso per sempre di suonare il corno e il piano. I suoi occhi non gli brilleranno più a sentire Beethoven. Lo abbiamo ucciso noi tutti. Per la nostra indifferenza o perché non abbiamo fatto abbastanza. Chiediamoci oggi, con le lacrime agli occhi, cosa dobbiamo fare per la nostra Napoli, la nostra amata città. Nella città più progressista d'Italia, nella Regione del centro sinistra, dobbiamo avere il coraggio di dire che da soli non ce la possiamo fare e che solo insieme ne possiamo uscire". Lo scrive su facebook Sandro Ruotolo, della segretaria del Pd. "C'è un bisogno enorme di classe dirigente all'altezza della drammatica situazione - prosegue -. Non siamo in emergenza. Magari fosse emergenza, questa è una situazione endemica, strutturale con la quale fare i conti e sicuramente la questione giovanile è la questione delle questioni.

Giovanbattista Cutolo, 24 anni, non ha voluto lasciare Napoli. Altri giovani che si laureano o che si diplomano lasciano la città per lavoro. Quelli che restano cercano e non trovano la normalità. Cosa è diventata la notte? Cosa fa la nostra "meglio gioventù"? Tik-Tok, lo stadio Maradona e le movide. Povertà culturale, povertà educativa. Ma lo sapete che ogni anno a Napoli 5000 minori hanno a che fare con la giustizia? Quartieri divisi tra abbandoni scolastici e mancanza di lavoro e circuiti criminali. Occorre un vero e proprio piano Marshall. Investire nella cultura, nella scuola. Dobbiamo interrogarci sull'indifferenza che è complice di questa non vita. Non è giusto morire a 24 anni per aver parcheggiato in malo modo il motorino. Ucciso con tre colpi di pistola sparati da un ragazzo di 16 anni. Nella piazza Municipio di Napoli. Questo di Giovanbattista non è un caso estremo. Lo sapete che 28 ragazzi sono accusati di omicidio e 80 di tentato omicidio, come ci ricorda il garante dei detenuti. Samuele Ciambriello? Siamo tutti colpevoli".